Ankara, 14 settembre 2025 – Decine di migliaia di persone si sono radunate oggi ad Ankara per protestare contro un'azione legale che minaccia di invalidare il congresso del 2023 del Partito Popolare Repubblicano (CHP) e potenzialmente di destituire il suo leader, Özgür Özel. La manifestazione, tenutasi in Piazza Tandoğan, si svolge alla vigilia di una decisione giudiziaria cruciale che potrebbe avere ripercussioni significative sul futuro del principale partito di opposizione turco e sul panorama politico nazionale.
I manifestanti, sventolando bandiere turche e stendardi del CHP, hanno scandito slogan contro il Presidente Recep Tayyip Erdoğan, chiedendo le sue dimissioni. Il caso giudiziario in questione mira ad annullare il congresso del partito tenutosi nel novembre 2023, durante il quale Özgür Özel è stato eletto leader. Il governo sostiene che le azioni legali siano dovute a irregolarità procedurali, mentre il CHP le considera un tentativo politicamente motivato di indebolire l'opposizione.
Özgür Özel, parlando alla folla, ha accusato il governo di minare le norme democratiche e di reprimere il dissenso, sottolineando come queste azioni siano una risposta alle recenti vittorie elettorali locali del CHP. Anche il sindaco di Istanbul, Ekrem İmamoğlu, ha espresso il suo sostegno attraverso una lettera letta durante il raduno, in cui ha denunciato i tentativi del governo di predeterminare gli esiti elettorali attraverso azioni giudiziarie politicamente motivate.
La situazione si inserisce in un contesto di crescenti tensioni politiche in Turchia, dove il CHP ha visto centinaia di membri arrestati nell'ultimo anno, inclusi 17 sindaci di municipalità gestite dal partito. L'arresto di İmamoğlu nel marzo 2025 aveva già scatenato le più grandi proteste in Turchia in un decennio, evidenziando la profonda polarizzazione politica del paese.
Le azioni legali contro il CHP sono viste da molti come una strategia governativa per consolidare il potere, specialmente dopo i successi dell'opposizione nelle elezioni locali del 2024. Le autorità turche negano qualsiasi motivazione politica, affermando l'indipendenza della magistratura, ma le organizzazioni internazionali per i diritti umani e i legislatori europei hanno espresso preoccupazione per lo stato di diritto in Turchia.
La decisione del tribunale, attesa per lunedì, non solo potrebbe rimodellare il CHP, ma anche influenzare i mercati finanziari e potenzialmente la tempistica delle prossime elezioni generali, previste per il 2028.