Trump inverte rotta: ora sostiene la piena riconquista territoriale ucraina

In una svolta significativa nella sua politica estera, il Presidente Donald Trump ha dichiarato che l'Ucraina, con il sostegno dell'Unione Europea, è in una posizione tale da poter recuperare tutti i territori occupati dalla Russia. Questa dichiarazione, avvenuta a margine dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel settembre 2025, segna un netto distacco dalla sua precedente posizione che suggeriva la necessità di concessioni territoriali per porre fine al conflitto.

Trump ha motivato questo cambiamento di prospettiva sottolineando le attuali difficoltà economiche della Russia, che a suo dire creano un'opportunità per l'Ucraina di agire con decisione. Questa nuova linea di pensiero è emersa dopo un incontro con il Presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy, durante il quale Trump ha espresso fiducia nella capacità dell'Ucraina di riconquistare non solo le aree perse dal 2022, ma potenzialmente anche di andare oltre. Ha descritto la Russia come una "tigre di carta", suggerendo che la prolungata durata della guerra ne ha indebolito la percezione di forza.

Tuttavia, l'ex capo stazione della CIA a Mosca, Dan Hoffman, ha espresso scetticismo riguardo all'efficacia delle sole dichiarazioni verbali, sostenendo che la Russia non risponde alle parole ma richiede azioni concrete da parte degli Stati Uniti e della NATO per contrastare le sue minacce. Il Presidente Zelenskyy ha accolto con favore la conversazione con Trump, definendola un "grande cambiamento" e sottolineando l'importanza di un forte sostegno da parte degli Stati Uniti per raggiungere una pace duratura. Nonostante ciò, alcuni cittadini ucraini hanno manifestato preoccupazione per l'imprevedibilità del presidente americano, pur riconoscendo il potenziale impatto positivo di un suo sostegno più deciso.

La dichiarazione di Trump arriva in un momento di crescente complessità geopolitica. L'Unione Europea ha accolto con favore questo cambio di tono, ribadendo il proprio impegno nel sostenere l'Ucraina. Rimangono tuttavia interrogativi sull'effettiva traduzione di queste parole in azioni concrete e coordinate da parte dell'alleanza occidentale. La comunità internazionale continua a monitorare attentamente gli sviluppi, cercando strategie efficaci per supportare l'Ucraina e affrontare le azioni della Russia.

Questo mutamento di prospettiva da parte di Trump, che in precedenza aveva suggerito la necessità di scambi territoriali e aveva avuto un approccio più conciliante verso il Presidente russo Vladimir Putin, evidenzia la natura dinamica del conflitto e delle alleanze internazionali. La sua recente enfasi sulla necessità che l'Europa riduca la propria dipendenza energetica dalla Russia e imponga sanzioni più severe riflette una strategia volta a esercitare una maggiore pressione economica su Mosca.