La Siria ha siglato accordi di investimento per circa 14 miliardi di dollari, un passo significativo verso la ripresa economica e la ricostruzione del paese devastato da anni di conflitto. Questi impegni finanziari, annunciati il 10 agosto 2025, coinvolgono partner internazionali con l'obiettivo di rivitalizzare infrastrutture chiave e settori economici vitali.
Il governo di transizione siriano, guidato dal Presidente Ahmed al-Sharaa, ha finalizzato accordi strategici. Tra questi, un investimento di 4 miliardi di dollari da parte della qatariota UCC Holding per l'espansione dell'Aeroporto Internazionale di Damasco, con l'obiettivo di trasformarlo in un hub regionale capace di gestire 31 milioni di passeggeri annui. Un accordo da 2 miliardi di dollari con la National Investment Corporation degli Emirati Arabi Uniti è destinato alla creazione di un moderno sistema metropolitano a Damasco, pensato per servire circa 750.000 pendolari al giorno. Inoltre, un progetto da 2 miliardi di dollari con l'italiana UBAKO prevede la costruzione di 60 torri residenziali, offrendo 20.000 unità abitative.
Questi accordi si inseriscono in un più ampio quadro di sostegno internazionale. La Arabia Saudita ha promesso oltre 6 miliardi di dollari a luglio 2025 per vari settori. Il Ministro degli Esteri turco Hakan Fidan ha ribadito il sostegno della Turchia alla stabilità e alla ricostruzione del paese durante un incontro con il Presidente al-Sharaa il 7 agosto 2025. Il costo totale stimato per la ricostruzione post-bellica della Siria supera i 400 miliardi di dollari. Gli investimenti mirano a creare posti di lavoro, come i oltre 90.000 previsti per il progetto aeroportuale, per migliorare le condizioni di vita dei cittadini e stimolare la ripresa dei consumi.
La presenza dell'inviato speciale degli Stati Uniti per la Siria, Tom Barrack, alla cerimonia di firma, sottolinea l'interesse della comunità internazionale. Tuttavia, la necessità di trasparenza e di un'attenta verifica dei partner evidenzia la complessità nel garantire che questi investimenti siano gestiti in modo efficace. Parallelamente, la Siria si prepara per le elezioni parlamentari previste tra il 15 e il 20 settembre 2025, considerate un ulteriore passo verso la stabilizzazione politica.
Gli accordi da 14 miliardi di dollari rappresentano un momento di svolta per la Siria, offrendo un potenziale di crescita e rinnovamento. Nonostante le sfide economiche e logistiche, questi investimenti internazionali aprono una nuova prospettiva di sviluppo e cooperazione, alimentando la speranza di un futuro più prospero e pacifico.