Carri armati israeliani avanzano a Gaza City, mentre le preoccupazioni umanitarie aumentano

Modificato da: Татьяна Гуринович

Le operazioni militari israeliane si sono intensificate a Gaza City, con i carri armati dell'IDF che avanzano ulteriormente nel tessuto urbano. L'IDF ha condotto attacchi aerei mirati su edifici di grandi dimensioni, sostenendo che questi siano utilizzati da Hamas per le proprie operazioni. L'IDF ha dichiarato di aver colpito oltre 150 obiettivi di Hamas a Gaza City nell'ultima settimana, inclusi posizioni di cecchini, ingressi di tunnel e depositi di armi.

Per facilitare l'uscita dei civili, è stata aperta una nuova via di evacuazione temporanea lungo la strada Salah al-Din, che rimarrà accessibile per 48 ore a partire dal 17 settembre 2025. Nonostante questi sforzi, molti residenti mostrano riluttanza a lasciare le proprie case, citando timori di sfollamento permanente e i pericoli associati al percorso di evacuazione. La comunità internazionale, inclusi Stati Uniti, Unione Europea e Regno Unito, ha condannato l'offensiva, definendola "inaccettabile" e "appalling".

La situazione umanitaria è critica, con organizzazioni internazionali come le Nazioni Unite che hanno espresso profonda preoccupazione riguardo alle scorte di carburante e cibo nel nord di Gaza, dove centinaia di migliaia di persone stanno affrontando la fame a seguito della chiusura dell'unico valico da parte di Israele la settimana precedente. Le Nazioni Unite hanno avvertito di gravi preoccupazioni riguardo alle scorte di carburante e cibo nel nord di Gaza, dove centinaia di migliaia di persone stanno già affrontando la fame, a seguito della chiusura dell'unico valico da parte di Israele la settimana precedente.

Un insegnante di Gaza City, proveniente dal quartiere di Sabra, ha espresso la profonda incertezza della popolazione: "Anche se volessimo lasciare Gaza City, c'è qualche garanzia che potremmo tornare?". Questa domanda riflette la sfiducia e la paura che permeano la popolazione civile, esacerbate dalle continue ostilità e dalla distruzione che ha colpito la città. Le operazioni dell'IDF, che mirano a smantellare le infrastrutture di Hamas, si scontrano con la realtà di una crisi umanitaria in peggioramento e con le crescenti richieste di de-escalation.

La comunità internazionale continua a monitorare da vicino gli sviluppi, esortando tutte le parti a dare priorità alla sicurezza dei civili e a lavorare per una risoluzione pacifica del conflitto. L'offensiva israeliana a Gaza City, iniziata martedì, ha incontrato una forte condanna internazionale, con molti che la definiscono "barbara e atroce" e temono un aumento delle vittime civili e dei rapimenti. L'IDF stima che circa 350.000 persone siano fuggite da Gaza City, mentre le Nazioni Unite stimano 238.000, comprese circa 50.000 nelle ultime 48 ore.

Fonti

  • New York Post

  • FDD's Long War Journal

  • Asharq Al Awsat

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