La Missione Juno della NASA Conclude un Decennio di Esplorazione di Giove

Modificato da: Tetiana Martynovska 17

La sonda spaziale Juno della NASA ha concluso ufficialmente la sua missione operativa a settembre 2025, dopo quasi un decennio dedicato all'esplorazione del gigante gassoso Giove e dei suoi satelliti. Lanciata nel 2011, Juno è arrivata nell'orbita di Giove nel 2016. Originariamente concepita per una durata più breve, la missione ha beneficiato di diverse estensioni, l'ultima delle quali approvata nel 2021, che ha permesso le operazioni fino a settembre 2025.

Durante il suo esteso periodo di attività, Juno ha intrapreso numerosi sorvoli ravvicinati delle principali lune gioviane, tra cui Ganimede, Europa e Io. Questi incontri hanno fornito dati cruciali sulle caratteristiche geologiche, le condizioni atmosferiche e la composizione chimica di questi mondi affascinanti. In particolare, Juno ha contribuito a definire la produzione di ossigeno su Europa, stimando circa 12 chilogrammi al secondo, un dato significativamente inferiore rispetto a studi precedenti. La missione ha anche studiato il tenue sistema di anelli di Giove e mappato meticolosamente i formidabili campi magnetici e gravitazionali del pianeta.

Un momento di particolare attenzione si è verificato nell'aprile 2025, quando Juno è entrata brevemente in modalità di sicurezza (safe mode) durante il suo 71° sorvolo ravvicinato di Giove. Questa misura precauzionale è stata adottata a causa dell'intensa radiazione presente nell'ambiente gioviano, uno degli ambienti più ostili del sistema solare. Il controllo missione della NASA è riuscito a ristabilire la comunicazione e la trasmissione dei dati, permettendo a Juno di riprendere i suoi obiettivi scientifici.

I dati raccolti da Juno nel corso degli anni hanno rivoluzionato la nostra comprensione dell'atmosfera, della magnetosfera e del complesso sistema satellitare di Giove. La missione ha rivelato, ad esempio, che il nucleo di Giove è esteso, sfumato e diluito, una scoperta sorprendente con implicazioni sulla formazione ed evoluzione del pianeta. Inoltre, Juno ha fornito nuove informazioni sulle lune gioviane, scoprendo che i vulcani di Io sono probabilmente alimentati da camere di magma individuali piuttosto che da un oceano globale di magma.

Sebbene la missione Juno sia ufficialmente terminata, l'eredità scientifica di questa sonda continuerà a ispirare future esplorazioni del sistema gioviano. I dati raccolti da Juno sono fondamentali per la preparazione di missioni successive, come Europa Clipper della NASA, che mira a studiare ulteriormente la luna Europa ed è prevista in arrivo su Giove nel 2030. La conclusione della missione Juno segna la fine di un'era di scoperte, ma apre la strada a nuove indagini che approfondiranno ulteriormente i misteri del nostro sistema solare.

Fonti

  • Space.com

  • Juno - NASA Science

  • NASA’s Juno Back to Normal Operations After Entering Safe Mode

  • See NASA Juno’s Jaw-Dropping New Jupiter Photos

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