Il telescopio spaziale Nancy Grace Roman della NASA si prepara a intraprendere una missione rivoluzionaria per la nostra comprensione della Via Lattea, con l'obiettivo di mappare circa 20 miliardi di stelle. Questo ambizioso Galactic Plane Survey (Indagine sul Piano Galattico) quadruplica il numero di stelle attualmente catalogate, promettendo una visione olistica della struttura galattica, dei processi di formazione stellare e delle origini del nostro sistema solare.
Il telescopio Roman, operando nella luce infrarossa, sarà in grado di penetrare le dense nubi di polvere interstellare che oscurano le regioni centrali e remote della Via Lattea. Questa capacità è un avanzamento significativo rispetto alle osservazioni precedenti, permettendo di ottenere un quadro più completo del paesaggio galattico e di studiare il mezzo interstellare, cruciale per la formazione di nuove stelle e pianeti.
Intitolato a Nancy Grace Roman, pioniera dell'astronomia e "madre del telescopio Hubble", il telescopio Roman vanta un campo visivo circa 100 volte più ampio di quello di Hubble, accelerando notevolmente la raccolta dati. La sua progettazione è frutto di una vasta collaborazione scientifica, con un workshop virtuale nel febbraio 2025 che ha definito le strategie osservative. La gestione è coordinata dal Goddard Space Flight Center della NASA, con contributi dal Jet Propulsion Laboratory, Caltech/IPAC e dallo Space Telescope Science Institute, supportati da partner industriali come BAE Systems Inc., L3Harris Technologies e Teledyne Scientific & Imaging.
Il lancio del telescopio Roman è previsto entro maggio 2027, con una possibile anticipazione nell'autunno 2026. Una caratteristica fondamentale della missione è la sua politica di dati aperti: tutte le informazioni raccolte saranno immediatamente disponibili al pubblico tramite il Roman Research Nexus e l'archivio Barbara A. Mikulski per Telescopi Spaziali (MAST). Questo approccio garantirà l'accesso globale ai dati, promuovendo un'esplorazione continua e democratica dell'universo e permettendo di affrontare questioni fondamentali sulla natura dell'energia oscura, della materia oscura e sulla formazione di mondi al di là del nostro sistema solare.