Blue Origin Sblocca le Risorse Lunari con il Progetto Oasis e Tecnologie Innovative

Modificato da: Tetiana Martynovska 17

Blue Origin ha lanciato il Progetto Oasis, un'iniziativa ambiziosa e multi-fase volta a identificare, valutare e sfruttare le risorse lunari chiave sia dall'orbita che dalla superficie. La missione inaugurale, Oasis-1, rappresenta uno sforzo collaborativo che coinvolge il Lussemburgo, la sua agenzia spaziale nazionale, GOMSpace ed ESRIC. Questa missione è destinata a generare le mappe ad alta risoluzione più dettagliate fino ad oggi delle risorse lunari critiche, tra cui ghiaccio d'acqua, Elio-3, radionuclidi, elementi delle terre rare e metalli preziosi. Oasis-1 utilizzerà la spettroscopia neutronica avanzata per misurare le concentrazioni di ghiaccio d'acqua nel sottosuolo fino a un metro di profondità, operando a un'altitudine orbitale ultra-bassa per ottenere un'elevata risoluzione spaziale. Strumenti aggiuntivi includeranno magnetometri per il rilevamento di metalli e l'imaging multispettrale per la mappatura di Elio-3 e delle caratteristiche geologiche. La capacità di accedere al ghiaccio d'acqua lunare potrebbe facilitare la produzione di propellenti a base di idrogeno e ossigeno, posizionando la Luna come una stazione di rifornimento cruciale al di fuori della Terra per le missioni che si avventurano in orbita e nello spazio profondo.

Le risorse lunari detengono anche il potenziale per supportare l'alimentazione locale sulla superficie lunare, la produzione avanzata nello spazio e sistemi di energia pulita. Pat Remias, Vicepresidente di Advanced Concepts e Enterprise Engineering presso Blue Origin, ha sottolineato l'importanza di questa impresa, affermando: "Una volta che sapremo cosa c'è veramente là fuori e come accedervi, tutto cambierà." Il Progetto Oasis è progettato per costruire le fondamenta di un'economia spaziale fiorente che avvantaggi tutti, compresi coloro sulla Terra che beneficeranno delle risorse spaziali.

L'iniziativa sfrutterà la tecnologia Blue Alchemist, in grado di processare il regolite lunare in materiali essenziali come ossigeno, celle solari e cavi di alimentazione. Questi sforzi combinati mirano a rendere l'infrastruttura spaziale su larga scala sia praticabile che conveniente, supportando anche future missioni verso Marte e l'utilizzo delle risorse degli asteroidi.

Gli obiettivi del progetto includono la riduzione dei costi delle missioni nello spazio profondo fino al 90%, la possibilità di basi lunari permanenti e la promozione della collaborazione internazionale nello sviluppo delle risorse. In notizie correlate, la missione NASA Polar Resources Ice Mining Experiment-1 (PRIME-1), lanciata il 26 febbraio 2025, a bordo del lander lunare Athena di Intuitive Machines, mira a esplorare il sottosuolo lunare e analizzare potenziali siti di risorse. Inoltre, la NASA ha assegnato un totale di $500.000 a 13 team attraverso la sfida Break the Ice Lunar Challenge, incoraggiando lo sviluppo di tecnologie di estrazione lunare. L'estrazione e l'utilizzo delle risorse lunari, in particolare del ghiaccio d'acqua, sono priorità elevate per la NASA mentre lavora per stabilire una presenza umana permanente sulla Luna e intorno ad essa entro la fine del decennio.

Queste diverse iniziative evidenziano una crescente tendenza alla collaborazione internazionale e al progresso tecnologico, incentrata sullo sfruttamento delle risorse lunari per sostenere l'esplorazione e lo sviluppo umano sostenibile nello spazio.

Fonti

  • SpaceDaily

  • Blue Origin and Luxembourg Partner on Oasis-1 Mission to Map Lunar Resources

  • Polar Resources Ice Mining Experiment 1 (PRIME-1)

  • NASA awards $500,000 to develop moon-mining tech

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