L'Agenzia Spaziale Europea (ESA) sta affrontando attivamente la crescente problematica dei detriti spaziali, che rappresentano un rischio significativo per le missioni spaziali attuali e future. Ad aprile 2025, si stima che oltre 1,2 milioni di frammenti di detriti più grandi di 1 cm orbitino attorno alla Terra, con più di 50.000 che superano i 10 cm. Anche oggetti di piccole dimensioni possono danneggiare satelliti o la Stazione Spaziale Internazionale, mentre detriti più grandi possono distruggere intere navicelle. La velocità di questi oggetti, che può superare i 26.000 km/h, amplifica ulteriormente il potenziale distruttivo di ogni impatto.
In risposta a questa minaccia, l'ESA ha lanciato l'approccio "Zero Debris", con l'obiettivo di limitare drasticamente la produzione di detriti nelle orbite terrestre e lunare entro il 2030 per tutte le future missioni, programmi e attività dell'Agenzia. Questa iniziativa prevede lo sviluppo di piattaforme satellitari completamente smaltibili e resilienti, garantendo che le navicelle possano deorbitare in sicurezza senza diventare un pericolo. L'obiettivo è raggiungere la neutralità in termini di detriti entro pochi anni, richiedendo la rimozione attiva degli oggetti una volta completata la loro missione.
Per combattere ulteriormente i detriti spaziali, l'ESA collabora con partner industriali su tecnologie innovative. Ad esempio, startup giapponesi e indiane stanno esplorando l'uso di satelliti equipaggiati con laser per rimuovere i detriti spaziali vaporizzando piccole parti superficiali, facilitando la loro rimozione da parte di navicelle di servizio. Questo sistema mira a essere dimostrato entro il 2027 e reso disponibile successivamente. Altre tecnologie promettenti includono sistemi di cattura robotica, reti e arpioni, con missioni come ClearSpace-1 che stanno testando queste capacità.
L'ESA sta inoltre organizzando eventi per promuovere operazioni spaziali sostenibili. I Space Safety ISAM Days, previsti per il 16-17 settembre 2025 presso ESTEC nei Paesi Bassi, metteranno in luce i progressi dell'ESA nell'In-Space Servicing, Assembly, and Manufacturing (ISAM), inclusi progetti come RISE e la missione CAT-IOD. Parallelamente, la 9ª Conferenza Europea sui Detriti Spaziali si terrà dall'1 al 4 aprile 2025 a Bonn, Germania. Questo importante forum riunirà scienziati, ingegneri e responsabili politici per discutere vari aspetti della ricerca sui detriti spaziali, comprese le tecniche di misurazione, la modellazione dell'ambiente, l'analisi del rischio e le strategie di mitigazione.
Attraverso queste iniziative, l'ESA si impegna a garantire un ambiente spaziale sostenibile e sicuro per le operazioni, affrontando le sfide poste dai detriti spaziali e promuovendo la collaborazione internazionale per proteggere il nostro futuro condiviso nello spazio. L'approccio "Zero Debris" è un passo fondamentale verso la preservazione dell'ambiente orbitale per le generazioni future, riconoscendo che la dipendenza della società moderna dalle infrastrutture spaziali richiede un'azione collettiva e responsabile.