Il governo albanese ha nominato Diella, un bot basato sull'intelligenza artificiale, come nuovo ministro responsabile degli appalti pubblici. Questa iniziativa, guidata dal Primo Ministro Edi Rama, mira a introdurre un'entità incorruttibile in un settore afflitto da corruzione e inefficienza, ostacoli significativi per le aspirazioni dell'Albania di aderire all'Unione Europea.
Diella, il cui nome significa "sole" in albanese, è concepita come il primo membro di un gabinetto virtuale, incaricato di gestire e aggiudicare tutte le gare d'appalto pubbliche governative. Questa mossa si inserisce in una strategia nazionale più ampia per integrare l'IA nei servizi pubblici, con un focus specifico sul periodo 2025-2030. La nomina di Diella è una risposta diretta alle persistenti sfide della corruzione in Albania, che storicamente ha ostacolato lo sviluppo economico e complicato il percorso verso l'adesione all'UE. Transparency International ha classificato l'Albania tra i paesi più corrotti dei Balcani, con un tasso di riconoscimento della corruzione nelle istituzioni pubbliche dell'81,3% all'81,5%, secondo un sondaggio UNDP. L'UE ha costantemente evidenziato la corruzione come un ostacolo importante per l'adesione dell'Albania.
Il Primo Ministro Rama ha espresso la convinzione che l'intelligenza artificiale possa diventare il membro più efficiente del governo, potenzialmente gestendo interi ministeri per eliminare nepotismo e conflitti di interesse. Questa visione è allineata con l'agenda digitale "Albania 2030" del paese. Il percorso di Diella è iniziato come assistente virtuale sulla piattaforma e-Albania, aiutando cittadini e imprese a ottenere documenti statali. Ora, il suo ruolo è elevato a livello ministeriale per garantire trasparenza, equità e integrità nei contratti governativi, eliminando il pregiudizio umano e il potenziale di corruzione.
Sebbene l'iniziativa sia acclamata come innovativa, ha anche generato scetticismo pubblico. Sono state sollevate preoccupazioni sulla suscettibilità dell'IA alla manipolazione e sulla mancanza di dettagli riguardo alla supervisione umana o alle salvaguardie. I critici si chiedono se un'IA possa veramente rimanere incorruttibile in un sistema in cui la corruzione è profondamente radicata. Nonostante queste riserve, l'impegno dell'Albania a sfruttare l'IA per la governance è evidente nella sua Strategia Nazionale sull'Intelligenza Artificiale 2025-2030. L'approccio proattivo dell'Albania alla governance digitale, compreso l'uso dell'IA negli appalti pubblici, è considerato un elemento cruciale nel suo processo di adesione all'UE, con l'obiettivo finale dell'adesione all'UE entro il 2030.