La storia del pugilato mondiale ha registrato un nuovo, straordinario capitolo con l'ascesa di Camila Samorano, soprannominata "La Magnifica". A soli 17 anni, l'atleta messicana è stata proclamata campionessa mondiale WBC nella categoria pesi mosca, con un limite di peso di 46,26 kg. Questo trionfo la consacra come la detentrice più giovane di un titolo mondiale femminile nella storia di tale categoria, un risultato che ridefinisce i limiti sportivi.
Il percorso di Camila Anae Zamorano Encinas è stato fulmineo. Nata il 26 dicembre 2007, ha ottenuto la licenza professionale in Messico appena un anno fa, dando il via a una scalata inarrestabile. Prima di conquistare la cintura assoluta, la pugile di Hermosillo, Sonora, aveva già vinto il titolo internazionale WBC dei pesi atomweight, superando Norj Guro ai punti alla fine dell'anno precedente. La sua preparazione includeva anche la vittoria del titolo interinale WBC dei pesi atomweight contro la giapponese Mika Iwakawa, che vantava un record di 13 vittorie, 7 sconfitte e 1 pareggio con 4 KO.
Al momento della conquista del titolo, il record professionale di Samorano era impeccabile: 12 vittorie su 12 incontri, con un unico successo per KO tecnico. Questo risultato eccezionale ha infranto un primato precedente, superando quello che era detenuto dalla tedesca Tina Rupprecht, che aveva ottenuto la sua cintura a 33 anni. Inoltre, Samorano è la prima pugile proveniente da Sonora a raggiungere un titolo mondiale WBC.
Sebbene Camila Samorano abbia stabilito un nuovo record per il pugilato femminile, il primato assoluto di più giovane campione del mondo in assoluto appartiene ancora a Wilfredo Benitez, che nel 1976 conquistò il titolo WBA a soli 17 anni e 5 mesi. L'affermazione di Samorano, che ha conseguito il diploma presso il campus Pueblitos del Cecytes a Hermosillo, sottolinea la crescente eccellenza e affermazione della boxe femminile, dimostrando come una focalizzazione totale possa tradursi in risultati tangibili con sorprendente rapidità.