Il 'Concerto per la Pace' di Omar Harfouch trova casa negli Archivi Vaticani e debutta a Miss Universo

Modificato da: Inna Horoshkina One

Il "Concerto per la Pace" del compositore franco-libanese Omar Harfouch è stato ufficialmente accolto negli Archivi Apostolici del Vaticano, un riconoscimento che ne garantirà la conservazione per le generazioni future. La cerimonia di presentazione si è tenuta nella Sala Leonina, alla presenza di figure ecclesiastiche di rilievo, tra cui il Prefetto Giovanni Cesare Pagazzi e Monsignor Angelo Vincenzo Zani. Harfouch ha consegnato il manoscritto del concerto, accompagnato dalla moglie e dalla figlia, consolidando il legame tra la sua opera e la missione di pace del Vaticano.

Già insignito da Papa Francesco del titolo di "Pellegrino di Pace", Harfouch ha ulteriormente arricchito il suo messaggio collaborando con il pittore francese Monsieur Jamin. Questa sinergia tra musica e arte visiva ha trasformato la partitura in un'opera d'arte unica, unendo diverse forme espressive per amplificare il suo messaggio di unità e riconciliazione. Monsieur Jamin, noto per il suo stile vibrante e poetico, ha contribuito a dare una nuova dimensione visiva alla composizione musicale.

Il "Concerto per la Pace" non si limiterà alle mura vaticane, ma raggiungerà un pubblico globale. Omar Harfouch è stato invitato a eseguire la sua composizione durante la finale di Miss Universo, che si terrà a Bangkok nel novembre 2024. Questo evento di risonanza mondiale offrirà una piattaforma senza precedenti per diffondere il suo messaggio di pace a oltre un miliardo di spettatori.

Questo doppio riconoscimento – l'archiviazione in Vaticano e l'esecuzione a un evento di portata planetaria – evidenzia il valore duraturo e l'impatto contemporaneo del "Concerto per la Pace". L'opera di Harfouch si conferma così come un artefatto culturale eterno e un vibrante appello all'unità, dimostrando come l'arte possa trascendere ogni confine e connettere le anime.

Fonti

  • Benzinga

  • Miss Universe

  • Small Business World Journal

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