Molecole Naturali per Estendere la Freschezza dei Prodotti Agricoli e Ridurre gli Sprechi

Modificato da: Olga Samsonova

Il progetto Fruitprint sta guidando un'innovazione significativa nel settore agroalimentare, focalizzandosi sullo sviluppo di metodologie per prolungare la freschezza di frutta e verdura attraverso l'impiego di molecole bioattive di origine naturale. Questa iniziativa ambiziosa mira non solo a migliorare l'efficienza commerciale, ma anche a costituire un passo fondamentale per la riduzione dello spreco alimentare globale e per l'attenuazione dell'impronta di carbonio lungo la filiera produttiva. L'obiettivo primario resta quello di fornire soluzioni intrinsecamente sostenibili che mantengano l'integrità del prodotto finale.

Gli scienziati impegnati nel Fruitprint stanno concentrando la loro ricerca sui carotenoidi e gli apocarotenoidi. Queste sostanze naturali sono note per le loro potenti proprietà antiossidanti, e la loro applicazione mirata è studiata per modulare e rallentare in modo controllato i processi naturali di maturazione. Questo approccio si distingue nettamente dalle pratiche convenzionali, come l'uso di atmosfere controllate o l'impiego di inibitori chimici quali l'1-MCP (1-metilciclopropene), metodi che talvolta possono influire negativamente sulle qualità organolettiche e nutrizionali degli alimenti.

L'esigenza di trovare alternative ecocompatibili è un tema sentito a livello mondiale. Studi hanno evidenziato che lo spreco alimentare globale raggiunge circa 1,3 miliardi di tonnellate all'anno, generando un impatto economico e ambientale considerevole. L'adozione di soluzioni basate su composti naturali, come quelle investigate dal Fruitprint, offre una via concreta per mitigare questa dispersione di risorse preziose. Inoltre, l'Unione Europea ha stabilito obiettivi rigorosi per la riduzione dello spreco alimentare entro il 2030, rendendo queste scoperte necessarie per la conformità normativa e per la resilienza del sistema alimentare.

L'impiego di carotenoidi, ad esempio, non solo mira a preservare la consistenza e il sapore, ma potrebbe anche aumentare il valore nutrizionale percepito dal consumatore, trasformando la conservazione da un mero processo tecnico a un effettivo arricchimento del prodotto. Questo cambio di paradigma nel trattamento post-raccolta sposta il focus dalla gestione del sintomo, ovvero il deterioramento, alla cura della causa biologica, ossia la velocità del processo. Ciò consente ai produttori di beneficiare di una finestra di mercato più estesa e ai consumatori di accedere a prodotti di qualità superiore per un periodo più lungo. L'attenzione ai dettagli molecolari si configura così come un esempio di come si possa generare un impatto positivo su vasta scala, migliorando la gestione delle risorse e rafforzando l'intera catena di approvvigionamento alimentare.

Fonti

  • Media ENEA

  • Design of novel post-harvest technologies with low carbon footprint based on the discovery of active biomolecules | FRUITPRINT | Project | Fact Sheet | HORIZON | CORDIS | European Commission

  • CIHEAM Chania - Mediterranean Agronomic Institute of Chania - One project

  • CBE 2025 call for project proposals (HORIZON-JU-CBE-2025) | EU Agri-food Platform

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