Le recenti affermazioni del Presidente della Camera Mike Johnson, secondo cui l'ex Presidente Donald Trump avrebbe agito come informatore dell'FBI per smantellare la rete di traffico sessuale di Jeffrey Epstein, hanno riacceso il dibattito sulla trasparenza e sulla gestione dei documenti relativi al controverso finanziere.
Johnson ha dichiarato che Trump nutre una "grande simpatia per le donne che hanno subito questi danni indicibili" e che stava lavorando attivamente per abbattere l'operazione. Queste dichiarazioni emergono in un momento di crescente pressione per una maggiore chiarezza sulle attività di Epstein, con richieste pressanti per il rilascio di ulteriori documenti. I sopravvissuti agli abusi di Epstein stanno sostenendo attivamente l'"Epstein Files Transparency Act", una proposta di legge bipartisan volta a obbligare il governo a rendere pubblici tutti i documenti non classificati relativi al caso.
Nonostante questi sforzi, l'ex Presidente Trump ha definito le richieste di ulteriori divulgazioni un "hoax democratico", suggerendo una politicizzazione della questione. Il dibattito è stato ulteriormente alimentato dal rilascio di oltre 33.000 pagine di documenti da parte della Commissione di Vigilanza della Camera, che secondo i critici sono pesantemente redatti e contengono per lo più informazioni già di dominio pubblico. Johnson, in seguito, ha parzialmente ritrattato le sue affermazioni, specificando che stava essenzialmente ripetendo quanto precedentemente dichiarato da un avvocato e che i commenti di Trump sull'essere un "hoax" si riferivano agli attacchi politici dei Democratici, piuttosto che ai crimini commessi da Epstein, che Johnson stesso ha definito "un male terribile e indicibile".
Non vi è alcuna conferma indipendente del presunto ruolo di informatore di Trump. Nel frattempo, la spinta per la trasparenza continua con l'"Epstein Files Transparency Act" che mira a garantire che tutte le informazioni non classificate in possesso del Dipartimento di Giustizia, inclusi quelle dell'FBI e degli uffici dei procuratori statunitensi, vengano rese accessibili. I sopravvissuti hanno espresso il loro dolore e la loro frustrazione per la lentezza del processo e per le dichiarazioni che minimizzano la gravità della vicenda, chiedendo che la verità emerga pienamente per offrire loro una forma di chiusura e giustizia.
La situazione rimane fluida, con continue discussioni al Congresso e un acceso dibattito pubblico sulla divulgazione dei materiali legati a Epstein e sull'estensione del presunto coinvolgimento di Trump nelle indagini iniziali. La Commissione di Vigilanza della Camera ha recentemente reso disponibili oltre 33.000 pagine di documenti, ma una revisione preliminare indica che la maggior parte di questi erano già di pubblico dominio. Solo una piccola percentuale, circa il 3%, conterrebbe nuove informazioni, come registri di volo dell'aereo privato di Epstein. Questo rilascio parziale, sebbene un passo verso la trasparenza, non ha soddisfatto le richieste di una divulgazione completa, mantenendo viva la pressione per un accesso totale ai fascicoli.