La Sindone di Torino: Nuove Analisi Scientifiche Riaprono il Dibattito sull'Origine, Sfidando la Datazione Medievale

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La Sindone di Torino, un lenzuolo di lino che porta impressa l'immagine di un uomo con segni di passione, rimane uno degli artefatti più enigmatici e dibattuti della storia umana.

Al centro di un confronto secolare tra fede, scienza e storia, la sua autenticità è stata oggetto di innumerevoli studi. Un punto di svolta significativo nelle indagini scientifiche avvenne nel 1988, quando un'analisi al radiocarbonio, condotta da tre prestigiosi laboratori (l'Università di Oxford nel Regno Unito, l'Università dell'Arizona negli USA e il Politecnico di Zurigo in Svizzera), sotto il coordinamento del Dr. Michael Tite del British Museum, collocò l'origine del tessuto tra il 1260 e il 1390 d.C.. Questo risultato, annunciato il 13 ottobre 1988, sembrò fornire una risposta definitiva, indicando un'origine medievale per il sacro sudario.

Tuttavia, la datazione del 1988 non pose fine al dibattito, anzi, alimentò nuove controversie. Critiche metodologiche e ipotesi di contaminazione del campione prelevato sollevarono dubbi sulla piena validità di tali conclusioni. Queste perplessità hanno stimolato la ricerca di approcci scientifici alternativi e più sofisticati per indagare l'età e la natura della Sindone.

Negli anni più recenti, nuove metodologie hanno offerto prospettive inedite. Ricercatori italiani, guidati dal fisico Liberato De Caro dell'Istituto di Cristallografia del CNR di Bari, hanno impiegato la tecnica della diffrazione a raggi X ad ampio angolo (WAXS) per analizzare l'invecchiamento naturale della cellulosa del lino. Questi studi suggeriscono una compatibilità del tessuto con un'origine risalente al I secolo d.C., paragonando le sue caratteristiche a campioni di lino antico rinvenuti in Israele, come quelli provenienti dalla fortezza di Masada.

Parallelamente, analisi digitali tridimensionali condotte dal designer 3D Cicero Moraes hanno esplorato la modalità di formazione dell'immagine, ipotizzando che essa possa essere stata impressa su un bassorilievo piuttosto che direttamente su un corpo umano, sollevando interrogativi sulla natura artistica o tecnica dell'immagine stessa. La storia documentata della Sindone, sebbene affascinante, inizia con certezza solo a metà del XIV secolo, con la sua apparizione a Lirey, in Francia. Un manoscritto del XIV secolo attribuito a Nicole Oresme, inoltre, testimonia i primi sospetti di falsificazione, precedendo di decenni altre accuse formali.

Nonostante la datazione al radiocarbonio del 1988 rimanga un punto di riferimento fondamentale per molti, le nuove indagini scientifiche continuano a sfidare una conclusione univoca. La Sindone di Torino si conferma così un enigma persistente, un oggetto che, attraverso l'evoluzione delle tecniche di analisi, continua a stimolare la ricerca e a mantenere vivo un dibattito che intreccia scienza, storia e fede.

Fonti

  • polityka.pl

  • CAŁUN TURYŃSKI CAŁUN JEZUSA CHRYSTUSA (PREZENTACJA DOWODÓW I BADAŃ)

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