Nel luglio del 2025, una scoperta archeologica di notevole importanza è emersa dalle pendici delle Alture del Golan, vicino all'antica città di Hippos (Susita), in Israele. Edie Lipsman, un cercatore con metal detector, si è imbattuto in un tesoro di quasi 1.400 anni fa, composto da 97 monete d'oro e preziosi gioielli, che offre uno scorcio tangibile di un'epoca di grandi sconvolgimenti e scontri tra imperi. Il tesoro, rinvenuto sui pendii delle Alture del Golan affacciate sul Mar di Galilea, è considerato uno dei più grandi ritrovamenti di oro di epoca bizantina nella regione. Secondo l'archeologo Michael Eisenberg, si colloca tra i primi cinque tesori d'oro di quel periodo scoperti nell'area.
La presenza di gioielli e di diverse tipologie di monete rende il ritrovamento particolarmente significativo dal punto di vista numismatico. Le monete recuperate spaziano dall'epoca dell'Imperatore Giustiniano I (518-527 d.C.) fino ai primi anni del regno di Eraclio (610-641 d.C.). Tra queste spicca una rara tremisse coniata a Cipro nel 610 d.C., durante una ribellione contro l'Imperatore Foca, un reperto di cui si conosce solo un altro esemplare in Israele. I gioielli, tra cui orecchini impreziositi da perle e pietre semipreziose, suggeriscono che il proprietario fosse una persona di notevole agiatezza. Alcune monete conservano ancora tracce di tessuto, testimonianza del sacchetto in cui furono frettolosamente nascoste.
Gli storici ritengono che il tesoro sia stato sepolto in fretta intorno al 635 d.C., in concomitanza con l'avanzata degli eserciti musulmani. Le cronache storiche indicano che Hippos si trovò al centro di invasioni durante il VII secolo. Nel 614 d.C., l'Impero Sasanide invase la Palestina bizantina, spingendo i residenti a nascondere i propri beni preziosi. Successivamente, le armate musulmane attraversarono la regione intorno al 636 d.C., portando al graduale declino di Hippos fino al suo abbandono definitivo dopo un devastante terremoto nel 749 d.C.
Danny Syon, il numismatico dello scavo, ha definito il ritrovamento "un evento raro che aggiunge un importante tassello alla comprensione della storia politica ed economica del periodo". La prima metà del VII secolo, infatti, vide la deposizione di numerose tesori d'emergenza, sia in oro che in bronzo, a causa della diffusa paura e instabilità. La scoperta di questo tesoro non solo arricchisce la nostra conoscenza del passato, ma ci ricorda anche la fluidità delle fortune e la resilienza umana di fronte ai cambiamenti epocali. Le analisi future sulle monete e sui gioielli promettono di svelare ulteriori dettagli sulla vita e sulle dinamiche economiche dell'epoca bizantina nella regione.