Scoperta del Relitto 'Camarat 4': Un Tesoro del XVI Secolo a Profondità Record al Largo della Francia

Modificato da: Ирина iryna_blgka blgka

Nel 2025, la Marina Francese ha annunciato una scoperta archeologica di eccezionale importanza nelle acque del Mar Mediterraneo, a poca distanza dalla costa di Saint-Tropez. Utilizzando tecnologie all'avanguardia, tra cui droni subacquei e veicoli a comando remoto, gli esperti hanno individuato un vascello mercantile del XVI secolo, provvisoriamente denominato 'Camarat 4'. Il relitto giace a una profondità di 2.567 metri, stabilendo un nuovo primato per i relitti registrati nelle acque territoriali francesi. Questa scoperta è stata fatta accidentalmente durante le esercitazioni della Marina Francese. Questa immersione profonda non solo sfida i limiti dell'esplorazione subacquea, ma apre anche una finestra senza precedenti sulla storia marittima europea.

Le prime analisi del "Camarat 4" suggeriscono che si trattasse di un'imbarcazione mercantile italiana, lunga circa 30 metri e larga 7 metri, con probabili origini nella regione Liguria. Si ipotizza che la nave stesse solcando una rotta commerciale nel Mediterraneo quando, per cause ancora da accertare, si inabissò al largo delle coste meridionali della Francia. La sua posizione a una profondità così considerevole suggerisce una possibile deviazione dalla rotta prevista o un evento improvviso e catastrofico. Tra i reperti recuperati o visibili sul fondale marino, spiccano circa 200 vasi in ceramica, decorati con motivi floreali e geometrici, nonché piatti impilati e, forse, altri due tipi di carico – lingotti di ferro, che potrebbero essere stati utilizzati per strumenti o armi. Questi oggetti non sono semplici reperti, ma frammenti tangibili di un'epoca di scambi e commerci fiorenti, che raccontano storie di artigianato e di vita quotidiana.

Le condizioni ambientali estreme del sito – temperature vicine allo zero, assenza totale di luce e correnti marine minime – hanno agito come una capsula di conservazione naturale. Questo ambiente ha permesso al vascello di rimanere quasi intatto per oltre quattro secoli, offrendo agli archeologi marittimi un'opportunità unica di studiare il commercio e le rotte marittime del Rinascimento. La stabilità di questo ecosistema profondo ha preservato dettagli che sarebbero andati perduti in ambienti meno protetti.

La scoperta è il frutto di una proficua collaborazione tra la Marina Francese e il Dipartimento delle Ricerche Archeologiche Subacquee e Sottomarine (DRASSM) del Ministero della Cultura francese. Il team di ricerca ha impiegato droni subacquei e veicoli a comando remoto dotati di telecamere 4K, sistemi di mappatura 3D e bracci robotici per documentare il relitto con la massima precisione, minimizzando ogni impatto. Questa sinergia tra tecnologia avanzata e competenza archeologica è fondamentale per esplorare questi ambienti remoti.

Questo ritrovamento non solo segna un nuovo record di profondità per i relitti in Francia, ma apre anche prospettive inedite per la comprensione della storia marittima europea. Offre preziose intuizioni sul commercio, l'arte e la vita quotidiana durante il Rinascimento, un periodo di grande fermento culturale e di espansione globale. L'analisi dei manufatti potrebbe rivelare dettagli sui circuiti commerciali specifici e sulle merci scambiate, arricchendo la nostra conoscenza di quel periodo. I piani per il futuro includono studi approfonditi negli anni a venire, con l'obiettivo di creare una ricostruzione digitale tridimensionale completa del "Camarat 4" e di raccogliere campioni per analisi scientifiche. Questi risultati saranno successivamente resi accessibili al pubblico, contribuendo a un patrimonio collettivo di conoscenza e meraviglia. La possibilità di esplorare virtualmente il relitto permetterà a un pubblico più ampio di connettersi con questo straordinario pezzo di storia.

Fonti

  • ND

  • UOL Notícias

  • Galileu

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