Un rotolo su tavolette di bambù del periodo della dinastia Han. Fonte: Tbatb / Wikimedia Commons / CC BY-SA 4.0
La Versione Integrale del Classico delle Poesie (Shijing) di 2000 Anni Ritrovata in Cina
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Gli archeologi in Cina hanno annunciato una scoperta epocale: il ritrovamento di un’antica copia del "Classico delle Poesie" (Shijing), uno dei testi più venerati e antichi della letteratura cinese. Questo eccezionale manoscritto è stato rinvenuto all'interno della tomba del marchese Haihun, Liu He, nipote dell'imperatore Wu della dinastia Han. Il sito funerario, situato nella città di Nanchang, provincia di Jiangxi, è oggetto di intense indagini archeologiche da oltre un decennio.
Il libro completo dei Canti su tavolette di bambù. Foto: China Daily / X
Il reperto è costituito da centinaia di sottili tavolette di bambù, sulle quali gli scribi dell'antichità avevano tracciato ideogrammi utilizzando l'inchiostro. Ogni tavoletta misura circa ventitré centimetri in lunghezza e reca tra i venti e i venticinque caratteri per lato. Per evitare di danneggiare il materiale estremamente fragile, gli specialisti hanno impiegato la scansione a infrarossi per la decifrazione del contenuto.
L'analisi approfondita ha rivelato che il manoscritto contiene esattamente 305 poesie e 7274 versi. Questo dato è cruciale, poiché corrisponde precisamente al numero di componimenti presenti nella versione classica e canonica dello Shijing. Di conseguenza, l'esemplare scoperto rappresenta la prima edizione completa di questo monumento letterario giunta fino ai giorni nostri.
Secondo Yang Jun, il direttore degli scavi, il ritrovamento possiede un valore inestimabile per la comprensione del sistema culturale e formativo dell'epoca della dinastia Han occidentale. Gli studiosi ipotizzano che questa specifica variante del testo potesse servire come sussidio didattico per l'educazione confuciana, dato che il "Classico delle Poesie" era considerato un elemento imprescindibile nella formazione dell'aristocrazia cinese.
Il proprietario della sepoltura, il marchese Liu He, occupa una posizione singolare nella storia della dinastia Han. Egli era il nipote dell'imperatore Wu, uno dei sovrani più potenti del suo tempo. Dopo la morte del nonno, Liu He ascese brevemente al trono, ma fu deposto dopo soli ventisette giorni. Successivamente gli fu conferito il titolo di marchese di Haihun. Nonostante la brevità del suo regno, la sua tomba testimonia l'alto livello di istruzione e le raffinate tradizioni culturali proprie dell'aristocrazia di quel periodo.
Gli scavi della tomba, avviati nel 2011, hanno già portato alla luce una quantità di reperti di valore inestimabile. Tra questi si annoverano oggetti d'oro, vasi di bronzo, strumenti musicali, specchi e centinaia di iscrizioni su tavolette di bambù. Tuttavia, è la versione integrale dello Shijing a rappresentare la scoperta centrale, capace di rimodellare la nostra percezione della storia della scrittura e del canone poetico cinese.
Il "Classico delle Poesie" detiene un ruolo preminente nella cultura cinese. Si ritiene che la sua compilazione sia avvenuta tra l'XI e il VII secolo a.C. e che sia stato successivamente curato e revisionato da Confucio, il quale lo incluse tra i "Cinque Classici". I versi di questa raccolta descrivono la vita quotidiana, i rituali e la visione del mondo dell'antica società, riflettendo l'armonia tra natura, stato e individuo. Per secoli, il testo ha costituito la base dell'educazione confuciana e la fonte primaria dei valori morali.
Le moderne tecnologie hanno giocato un ruolo determinante nella conservazione e nella decifrazione del testo millenario. Utilizzando scanner a infrarossi e 3D, i ricercatori sono riusciti a leggere gli ideogrammi appena visibili e a ricostruire la sequenza corretta delle tavolette. Nei prossimi anni è prevista la pubblicazione digitale del testo restaurato, permettendo agli studiosi di tutto il mondo di confrontarlo con le versioni successive e di chiarire l'evoluzione linguistica e poetica nell'antica Cina.
Il ritrovamento della versione completa del "Classico delle Poesie" nella tomba di Liu He non è solo un evento archeologico, ma un potente simbolo della continuità della civiltà cinese. Esso conferma che le tradizioni intellettuali e letterarie, stabilite oltre duemila anni fa, permangono vive, mantenendo un legame indissolubile tra il passato e il presente.
Fonti
thetimes.gr
Full version of ‘Book of Songs’ found at Haihun tomb - Global Times
2,000-Year-Old “Book of Songs” Discovered in China, First Complete Copy Ever Found - GreekReporter.com
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