Il tifone Bualoi ha toccato terra nella regione centrale del Vietnam il 28 settembre 2025, portando venti sostenuti fino a 133 km/h e mareggiate superiori a un metro. La decima tempesta a interessare il Mar Orientale quest'anno ha causato inondazioni improvvise e frane, con un bilancio provvisorio di almeno 11 vittime e 17 dispersi. Migliaia di residenti sono stati evacuati dalle zone costiere e pianeggianti, con città importanti come Da Nang e Hue che hanno trasferito centinaia di migliaia di persone in luoghi sicuri. Quattro aeroporti costieri hanno sospeso le operazioni, interrompendo significativamente i viaggi aerei.
Il centro del tifone è stato localizzato a 18,3°N, 107,4°E, vicino alla costa centro-settentrionale del Vietnam. Le autorità avevano emesso avvisi per venti forti, mari agitati e piogge intense su tutto il Vietnam centrale e settentrionale, esortando i residenti a rimanere vigili. Le forti piogge hanno già causato inondazioni a Hue e Quang Tri. Le province di Quang Tri e Ha Tinh sono state tra le più colpite, con danni estesi alle abitazioni e alle infrastrutture.
Questo evento meteorologico estremo sottolinea la crescente frequenza e intensità dei fenomeni climatici, un fenomeno che gli scienziati collegano ai cambiamenti climatici. La regione costiera del Vietnam è particolarmente esposta a questi disastri naturali. La gestione di tali eventi richiede una preparazione meticolosa e una risposta rapida, come dimostrato dalle evacuazioni di massa e dalla mobilitazione di personale militare. L'impatto economico dei tifoni sul Vietnam è significativo; ad esempio, il tifone Yagi nel 2024 ha causato danni per circa 3,3 miliardi di dollari.
Le autorità vietnamite hanno implementato misure preventive, tra cui il divieto di navigazione, il rafforzamento delle infrastrutture e l'evacuazione dei residenti dalle zone a rischio, dimostrando un impegno costante nella protezione dei cittadini. La preparazione per tali eventi è un processo continuo, che coinvolge sia le istituzioni che i singoli cittadini, con l'obiettivo di costruire comunità più resilienti di fronte alle forze della natura.