Le dinamiche dei monsoni sull'area del subcontinente indiano rimangono attive, con i modelli meteorologici che indicano una persistenza delle precipitazioni. Le correnti atmosferiche e le depressioni continuano a influenzare ampie regioni, portando con sé temporali e acquazzoni moderati, con la possibilità di piogge più intense in zone isolate.
L'India, un paese fortemente dipendente dall'agricoltura, vede la sua economia legata a doppio filo all'andamento dei monsoni. Si stima che una buona stagione monsonica possa incrementare il PIL indiano fino al 3% grazie all'aumento della produzione agricola. Circa il 60% della popolazione indiana dipende direttamente o indirettamente dai monsoni per il proprio sostentamento, e l'agricoltura contribuisce per oltre il 15% al PIL nazionale. La variabilità delle piogge monsoniche ha quindi ripercussioni dirette sui redditi agricoli e, di conseguenza, sulla domanda interna per beni di consumo, automobili e altri settori.
Fattori come l'Oscillazione Meridionale El Niño (ENSO) e il Dipolo dell'Oceano Indiano (IOD) influenzano significativamente la variabilità dei monsoni. Ad esempio, un El Niño tende a indebolire il monsone indiano, portando a siccità, mentre una La Niña può rafforzarlo, causando piogge più abbondanti. L'India Meteorological Department (IMD) monitora attentamente questi sviluppi, dimostrando un'elevata accuratezza nelle previsioni del monsone su scala nazionale.
La comprensione e la previsione di questi fenomeni sono cruciali non solo per l'agricoltura, ma anche per la gestione delle risorse idriche, la produzione di energia idroelettrica e la preparazione alle calamità naturali come inondazioni e smottamenti. La capacità di adattamento a questi cambiamenti climatici, che rendono i monsoni sempre più imprevedibili, è diventata una priorità per garantire la resilienza del paese.