Il Silenzio dei Giganti Blu: Il Riscaldamento Oceanico Riduce il Canto delle Balene

Modificato da: Tetiana Martynovska 17

Un'inquietante diminuzione nel canto delle balenottere azzurre e delle balenottere comuni è stata osservata nel Pacifico settentrionale, in particolare nell'ecosistema della Corrente della California (CCE). Questo fenomeno, monitorato per sei anni tramite idrofoni posizionati sul fondale marino, è strettamente correlato alla prolungata ondata di calore marina nota come "The Blob". L'anomalo evento di riscaldamento, iniziato nel 2013, ha portato le temperature dell'acqua a diversi gradi sopra la media, creando condizioni favorevoli per la proliferazione di fioriture algali nocive. Queste fioriture, raggiungendo livelli di tossicità senza precedenti, hanno gravemente compromesso la rete alimentare del CCE, con un impatto particolarmente severo sulle popolazioni di krill. I ricercatori suggeriscono che la scarsità di krill, fonte primaria di sostentamento per le balenottere azzurre, abbia costretto questi mammiferi marini a impiegare maggiori energie nella ricerca di cibo. Questa pressione dietetica è ritenuta la causa della riduzione osservata nelle vocalizzazioni delle balene. Le balenottere azzurre, i più grandi mammiferi del pianeta, dipendono fortemente dal krill, mentre le balenottere comuni hanno una dieta più varia.

Lo studio, pubblicato su PLOS ONE, indica che il canto delle balenottere azzurre è diminuito del 40% durante il periodo di osservazione. Questo fenomeno evidenzia gli effetti ecologici a cascata del cambiamento climatico sulla vita marina. Le scoperte sottolineano la vulnerabilità di questi magnifici mammiferi marini ai cambiamenti ambientali. La ricerca enfatizza la necessità critica di un monitoraggio continuo e di sforzi di conservazione per comprendere e mitigare gli impatti a lungo termine delle anomalie indotte dal clima sugli ecosistemi oceanici. Uno studio condotto dalla Monterey Bay Aquarium Research Institute (MBARI) ha monitorato i suoni di tre specie di balene – azzurre, comuni e megattere – utilizzando microfoni subacquei tra il 2015 e il 2021. I risultati hanno mostrato che, mentre il canto delle megattere è rimasto costante, le vocalizzazioni delle balenottere azzurre e comuni sono diminuite significativamente. In particolare, il canto delle balenottere azzurre ha registrato un calo del 40%, con il punto più basso nel 2015, l'anno successivo al picco dell'ondata di calore "The Blob". Questo calo è stato attribuito alla drastica riduzione del krill, l'alimento principale delle balenottere azzurre, a causa delle temperature oceaniche elevate e delle conseguenti fioriture algali tossiche. I ricercatori hanno notato che le balenottere azzurre, a differenza delle megattere che possono variare la loro dieta includendo pesci come le acciughe, sono più vulnerabili a causa della loro dieta specializzata e di una minore flessibilità nell'alimentazione. Il dr. John Ryan, oceanografo biologico presso MBARI e autore principale dello studio, ha commentato che "è come cercare di cantare mentre si muore di fame", sottolineando lo stress energetico affrontato dalle balene. L'analisi dei dati acustici fornisce una finestra sulla salute dell'ecosistema marino, indicando che il silenzio delle balenottere azzurre è un segnale di allarme per la salute generale degli oceani e un riflesso degli impatti del cambiamento climatico.

Fonti

  • Folder

  • Al Jazeera

  • ScienceDaily

  • Monterey Bay Aquarium Research Institute

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