Scienziati stanno impiegando sensori oceanici innovativi per comprendere e prevedere meglio gli uragani. Il programma SASCWATCH, finanziato dall'Office of Naval Research, utilizza una rete di strumenti per raccogliere dati cruciali sulle interazioni aria-mare durante eventi meteorologici estremi. Questa iniziativa triennale, che coinvolge istituzioni come la Woods Hole Oceanographic Institution (WHOI), mira a colmare le lacune conoscitive nelle interazioni aria-mare, fondamentali per determinare l'intensità e la traiettoria delle tempeste.
Una tecnologia chiave è l'Air-Launched Autonomous Micro Observer (ALAMO), un galleggiante compatto dispiegabile da aerei. Questi ALAMO forniscono dati in tempo reale dall'interno e intorno agli uragani in via di sviluppo, offrendo una visione senza precedenti dei fenomeni a breve termine. L'ALAMO, simile ai galleggianti Argo, può essere lanciato da aerei da ricognizione come i "cacciatori di uragani" della US Air Force Reserve, consentendo dispiegamenti rapidi e la raccolta di dati essenziali sulla temperatura e salinità dell'acqua. Attualmente, oltre 4.000 galleggianti Argo monitorano gli strati superiori dell'oceano, trasmettendo dati ogni 10 giorni, con trasmissioni più frequenti durante la stagione degli uragani per migliorare le previsioni. Questo progresso nel monitoraggio oceanico, insieme ai dati dei tradizionali galleggianti Argo, promette di migliorare significativamente le previsioni sulla formazione e l'intensità degli uragani. L'integrazione di questi nuovi dati nei modelli di previsione mira a migliorare le strategie di preparazione e risposta a questi potenti fenomeni meteorologici. L'Office of Naval Research (ONR) sta investendo in queste tecnologie per migliorare la comprensione dei processi che guidano le tempeste, in particolare l'intensificazione rapida, un aspetto che storicamente è stato più difficile da prevedere rispetto alla traiettoria di un uragano. L'uso di dati in tempo reale dall'oceano, come quelli raccolti dai galleggianti ALAMO e dai satelliti, è fondamentale per ridurre l'incertezza nelle previsioni meteorologiche e per proteggere vite e proprietà. L'integrazione di modelli oceanici dinamici nei sistemi di previsione atmosferica, come il Hurricane Analysis and Forecast System (HAFS), ha dimostrato di migliorare l'accuratezza delle previsioni sull'intensità e sulla struttura delle tempeste. L'obiettivo finale è quello di fornire avvisi più tempestivi e precisi, consentendo alle comunità di prepararsi meglio agli impatti degli uragani.