Una ricerca innovativa condotta dallo Smithsonian Tropical Research Institute (STRI) a Panama ha rivelato che i microbiomi dei coralli giocano un ruolo cruciale nel conferire una maggiore resistenza allo stress da calore, un fattore chiave per la sopravvivenza di fronte al cambiamento climatico. Lo studio, pubblicato nel giugno 2025 sulla rivista Current Biology, si è concentrato sui coralli del genere Pocillopora lungo la costa pacifica di Panama.
I coralli esposti alle acque di risalita nel Golfo di Panama hanno dimostrato una notevole capacità di sopportare temperature più elevate, attribuita in parte alla composizione dei loro microbiomi. L'indagine ha esaminato l'intero olobionte, un complesso ecosistema che include il corallo, le alghe simbiotiche e i batteri associati, offrendo una valutazione olistica della tolleranza al calore, una novità per il Pacifico orientale. L'ambiente del Golfo di Panama, caratterizzato da fenomeni di upwelling che portano acque più fredde e ricche di nutrienti, crea fluttuazioni di temperatura che sembrano favorire la resilienza di queste colonie coralline. Studi precedenti hanno evidenziato come le zone di upwelling possano agire da rifugi termici temporanei, mitigando gli impatti del riscaldamento oceanico. Ad esempio, durante l'evento El Niño del 2015-2016, l'upwelling nel Golfo di Panama ha moderato le alte temperature, permettendo ai coralli di sfuggire allo stress termico, a differenza di quanto accaduto nel Golfo di Chiriquí, dove temperature più costanti hanno portato a un maggiore sbiancamento dei coralli.
La ricerca dello STRI sottolinea l'importanza di comprendere le interazioni tra il corallo ospite e il suo microbioma per rafforzare la resilienza degli ecosistemi corallini. Gli scienziati mirano a identificare le popolazioni di coralli più adatte alla conservazione e a esplorare metodi per potenziare tratti benefici, come la stabilità del microbioma. Le scoperte mettono in luce il ruolo significativo dei microbiomi corallini nella sopravvivenza allo stress indotto dal clima, aprendo nuove prospettive per strategie di conservazione più efficaci. Sebbene sia stata osservata una maggiore instabilità dei microbiomi nei coralli del Golfo di Panama sotto stress da calore, questi stessi coralli hanno mostrato una migliore tolleranza, suggerendo che la sopravvivenza dell'ospite potrebbe precedere il degrado del microbioma, evidenziando la complessità delle interazioni all'interno dell'olobionte.