Scienziati cinesi creano piante luminose per un'illuminazione sostenibile

Modificato da: Anulyazolotko Anulyazolotko

Ricercatori in Cina hanno sviluppato piante domestiche capaci di emettere luce propria, un'innovazione descritta sulla rivista Matter che potrebbe aprire la strada a sistemi di illuminazione ecologici e a basso costo. Lo studio, guidato dalla biologa Shuting Liu della South China Agricultural University, si è concentrato sulla creazione di piante succulente che emettono luce in diverse tonalità.

Introducendo particelle di alluminato di stronzio, lo stesso materiale impiegato nei giocattoli fosforescenti, nelle foglie di specie come l'Echeveria "Mebina", gli scienziati hanno ottenuto una luminescenza nei colori rosso, blu e verde. Questo approccio innovativo si discosta dalle precedenti tecniche di ingegneria genetica, offrendo un'alternativa più diretta. Le piante luminescenti hanno il potenziale per rivoluzionare l'illuminazione, trasformando giardini, spazi pubblici e interni in ambienti suggestivi e a basso consumo energetico.

Dopo l'esposizione alla luce solare, queste piante sono in grado di immagazzinare energia luminosa per poi rilasciarla gradualmente dopo il tramonto, funzionando come piccole lampade naturali. L'intensità luminosa raggiunta è paragonabile a quella di una lampada da comodino, sufficiente per illuminare un'area circostante. La ricerca ha evidenziato che le particelle di circa 7 micrometri offrono il miglior equilibrio tra intensità luminosa e capacità di diffusione all'interno dei tessuti vegetali. Le succulente si sono dimostrate particolarmente adatte grazie alla loro struttura fogliare che facilita una distribuzione uniforme delle particelle, garantendo un bagliore omogeneo.

Un esperimento ha visto la creazione di una parete composta da 56 succulente luminose, in grado di illuminare oggetti a breve distanza. Nonostante l'entusiasmo, permangono delle sfide. I ricercatori stanno ancora studiando la durabilità a lungo termine della luminescenza e la sicurezza delle nanoparticelle per la salute umana e l'ambiente. Attualmente, l'intensità luminosa non è sufficiente a sostituire i sistemi di illuminazione urbana convenzionali, ma gli obiettivi futuri includono un aumento della luminosità e la garanzia di assenza di impatti negativi sulla flora e fauna circostanti.

La durata del bagliore è di circa due ore dopo la ricarica solare, con un'intensità che diminuisce gradualmente. Questo progresso scientifico, che unisce natura e tecnologia, apre scenari affascinanti per un futuro in cui gli spazi naturali e urbani potrebbero essere illuminati da meraviglie biologiche, promuovendo la riduzione del consumo energetico e una maggiore integrazione con l'ambiente naturale. La ricerca, pubblicata sulla rivista Matter, è stata ispirata dalla visione di ecosistemi illuminati da piante viventi, come nel mondo di Avatar, con l'ambizione di creare "lampade vegetali viventi" che immagazzinano e rilasciano luce in modo indipendente dalla fotosintesi.

Fonti

  • O Antagonista

  • CNN Brasil

  • Superinteressante

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