Tesori Sommersi Riemergono dal Mediterraneo: Ritrovata la Sfinge di Ramses II

Modificato da: Tetiana Martynovska 17

Archeologi e subacquei egiziani hanno riportato alla luce un tesoro di manufatti antichi dal Mar Mediterraneo, al largo della costa di Alessandria, il 21 agosto 2025. Questa operazione, la prima del suo genere in 25 anni, ha svelato resti storici risalenti a oltre due millenni fa, offrendo una nuova prospettiva sulla ricca eredità culturale dell'Egitto.

Tra i ritrovamenti più significativi spicca una colossale sfinge in quarzite recante il cartiglio del faraone Ramses II, una testimonianza dell'influenza duratura del retaggio faraonico sulle civiltà successive. Accanto a questa, è emersa una statua in granito dell'epoca Tolemaica, spezzata al collo e alle ginocchia, e una statua in marmo bianco raffigurante un nobile romano. Questi reperti sono stati sollevati dal fondale marino con l'assistenza di sommozzatori, in un'operazione che ha suscitato grande entusiasmo.

Il sito sommerso, situato nella baia di Abu Qir, si ritiene sia un'estensione dell'antica città di Canopo. Questa metropoli un tempo fiorente, centro nevralgico durante i periodi Tolemaico e Romano, fu inghiottita dal mare a causa di terremoti e dell'innalzamento del livello delle acque. Gli scavi hanno inoltre rivelato edifici in pietra calcarea, che potrebbero aver avuto funzioni diverse, come luoghi di culto o spazi residenziali, oltre a serbatoi e stagni scavati nella roccia, impiegati per lo stoccaggio dell'acqua e l'acquacoltura.

L'operazione di recupero è stata definita un passo cruciale nel progetto nazionale di sviluppo della baia di Abu Qir. Il Ministro del Turismo e delle Antichità, Sherif Fathy, ha sottolineato l'importanza di questi ritrovamenti, evidenziando che solo materiali specifici vengono recuperati secondo criteri rigorosi, mentre il resto rimane parte del patrimonio sommerso. Questa iniziativa segna la prima operazione di recupero di questo tipo da un quarto di secolo, riaffermando la leadership egiziana nella conservazione del patrimonio e nell'impegno a condividere i suoi tesori sommersi con il mondo.

I manufatti recuperati sono destinati all'esposizione presso il Museo Nazionale di Alessandria, nell'ambito della mostra "Segreti della Città Sommersa". Questa esposizione, che presenta 86 reperti, offrirà ai visitatori uno sguardo approfondito sulla vita quotidiana, le pratiche religiose e i costumi funerari degli antichi Egizi durante i periodi Tolemaico e Romano. La baia di Abu Qir, inoltre, ha una notevole importanza storica legata alle Guerre Napoleoniche, in particolare alla Battaglia del Nilo del 1798. La città di Canopo, un tempo rinomata per i suoi santuari dedicati a Osiride e Serapide, era nota anche per le sue celebrazioni durante l'epoca romana.

Questa scoperta sottolinea l'impegno dell'Egitto nello scoprire e preservare tesori storici sommersi, mostrando la ricca eredità culturale che giace sotto le acque del Mediterraneo. La vulnerabilità di Alessandria all'innalzamento del livello del mare, che minaccia la città moderna come ha minacciato Canopo, aggiunge un livello di urgenza e riflessione a questi ritrovamenti, invitando a considerare la fragilità delle civiltà costiere nel corso della storia.

Fonti

  • The Daily Caller

  • In Photos: Egypt recovers three massive ancient colossi from Abu Qir seabed

  • Quartz sphinx among antiquities pulled from the Mediterranean Sea off Egypt

  • Egypt unveils 2,000-year-old ruins carefully extracted from waters off Alexandria

  • Underwater Heritage Unveiled in Alexandria: Cultural Events and New Museum Plans to Boost Egypt’s Tourism

  • Egypt recovers sunken archaeological finds from Mediterranean Sea-Xinhua

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