Peñico: La Città Antica di 3.800 Anni nel Nord del Perù che Svela i Segreti della Civiltà Andina

Modificato da: Tetiana Martynovska 17

Nel cuore del Perù settentrionale, a circa 200 chilometri a nord di Lima, è emersa dalle sabbie del tempo Peñico, un'antica città risalente a oltre 3.800 anni fa. La scoperta archeologica, annunciata ufficialmente il 12 luglio 2025, dopo otto anni di meticolosi scavi guidati dall'archeologa Dr. Ruth Shady, sta offrendo una prospettiva senza precedenti sulla sofisticata civiltà andina. Fondata tra il 1800 e il 1500 a.C., Peñico si erge a 600 metri sul livello del mare, strategicamente posizionata vicino al fiume Supe, fungendo da snodo cruciale tra la costa peruviana, le alture andine e il bacino amazzonico.

Peñico testimonia la resilienza e l'adattabilità delle società andine, in particolare nel periodo successivo al declino della civiltà di Caral, avvenuto intorno al 1800 a.C. Questo declino è ritenuto essere stato esacerbato da un periodo di prolungata siccità legato all'evento climatico di 4.2 ka (circa 2200 a.C.). Il sito archeologico vanta 18 strutture, tra cui imponenti templi cerimoniali e complessi residenziali, che attestano un'organizzazione sociale avanzata.

Un edificio pubblico di particolare rilievo, noto come B2 o la Sala Cerimoniale dei Pututus, presenta rilievi di pututus, conchiglie marine utilizzate come trombe nei rituali andini. Questi strumenti avevano un profondo significato cerimoniale e cosmologico, collegando gli esseri umani con il divino e la natura. Il ritrovamento di manufatti come sculture in argilla, collane di conchiglie e pietre preziose come rodocrosite (nota come "Rosa Inca"), suggerisce una società ben organizzata con estese reti commerciali e una conoscenza della regione amazzonica, indicata dalla presenza di statuette di scimmie.

L'apertura al pubblico di Peñico il 12 luglio 2025 ha offerto ai visitatori la possibilità di esplorare le sue rovine ben conservate, con un moderno centro interpretativo che fornisce ricostruzioni digitali per visualizzare l'antica grandezza della città. La cerimonia di apertura ha visto artisti regionali suonare i pututus in un rito in onore di Pachamama, la Madre Terra, con offerte di prodotti agricoli, foglie di coca e bevande locali, sottolineando la continuità delle tradizioni andine.

La scoperta di Peñico illumina un capitolo significativo della civiltà andina e offre preziose lezioni sull'adattamento climatico e la vita sostenibile, principi che risuonano profondamente nel nostro mondo contemporaneo. La civiltà di Caral, e per estensione Peñico, rappresenta un modello di convivenza pacifica, commercio e scambio culturale, un'eredità che continua a ispirare la nostra comprensione del passato e del nostro futuro.

Fonti

  • EXPRESS

  • The Art Newspaper

  • Al Jazeera

  • Newsweek

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