Un asteroide di piccole dimensioni, denominato 2025 TF, ha effettuato un passaggio ravvicinato con la Terra il 30 settembre 2025, alle 20:49 EDT (che era l'1 ottobre 2025, alle 00:49 GMT), passando a un'altitudine di circa 400 chilometri, un'orbita che coincide con quella della Stazione Spaziale Internazionale (ISS).
L'asteroide, con un diametro stimato tra 1,2 e 2,7 metri, è stato identificato dal Catalina Sky Survey poche ore dopo il suo massimo avvicinamento, il 1° ottobre 2025, alle 02:35 EDT. Secondo il Center for Near Earth Object Studies (CNEOS) della NASA, il passaggio è avvenuto sopra l'Antartide a un'altitudine approssimativa di 423 chilometri. Sebbene questo evento sia stato notevole per la sua vicinanza, non rappresenta il passaggio più vicino mai registrato; nel 2020, l'asteroide 2020 VT4 ha attraversato l'orbita terrestre a una distanza di soli 370 chilometri, venendo rilevato solo dopo il suo passaggio.
Nonostante la vicinanza, l'asteroide 2025 TF non ha rappresentato alcun pericolo. Questo evento, tuttavia, sottolinea l'importanza di migliorare i sistemi di rilevamento per oggetti di queste dimensioni, poiché vengono talvolta identificati solo dopo aver superato il nostro pianeta. L'incremento nella capacità di monitoraggio e individuazione di oggetti vicini alla Terra è fondamentale per garantire la sicurezza planetaria. Il sistema ATLAS (Asteroid Terrestrial-impact Last Alert System) della NASA è stato aggiornato a un array di quattro telescopi, consentendogli di scansionare l'intero cielo oscuro ogni 24 ore per fornire avvisi più tempestivi per rocce spaziali potenzialmente pericolose. La ricerca in corso, inclusi gli sforzi degli scienziati del MIT, mira a migliorare il rilevamento di asteroidi più piccoli, sottolineando l'impegno dell'umanità nella difesa planetaria.
La scoperta del 2025 TF, avvenuta poco dopo il suo passaggio, evidenzia la continua sfida nel rilevare tempestivamente oggetti di queste dimensioni. La comunità scientifica considera questi eventi come opportunità per affinare le tecniche di monitoraggio e rafforzare la preparazione per futuri incontri celesti, evidenziando il continuo processo di evoluzione tecnologica nella sorveglianza spaziale per una maggiore consapevolezza del nostro vicinato cosmico.