I Continenti Terrestri si Stanno Allontanando, Rimodellando il Pianeta

Modificato da: Tetiana Martynovska 17

Il nostro pianeta è in costante trasformazione, un concetto ben espresso dalla filosofia di Eraclito: "Tutto scorre, tutto cambia". Questa evoluzione incessante è vividamente manifestata dal movimento delle placche tettoniche, un processo geologico che sta lentamente ma inesorabilmente ridisegnando la mappa della Terra. Le masse continentali, infatti, non sono entità statiche, ma zattere dinamiche che derivano sulla superficie terrestre, dando vita a paesaggi in continua mutazione.

La teoria della tettonica delle placche, evoluzione della "deriva dei continenti" proposta da Alfred Wegener all'inizio del XX secolo, descrive come la litosfera terrestre sia suddivisa in grandi frammenti che si muovono incessantemente. Questi movimenti, guidati dalle correnti convettive nel mantello, avvengono lungo margini divergenti, convergenti o trasformi. Laddove le placche si allontanano, come nei margini divergenti, il magma risale, solidifica e crea nuova crosta, portando alla formazione di nuovi oceani e alla separazione dei continenti.

Un esempio emblematico di questo fenomeno è la Great Rift Valley dell'Africa orientale. Questo imponente sistema di faglie, che si estende per circa 6.400 km dall'Etiopia al Mozambico, è il teatro della divisione del continente africano in due placche distinte: la placca nubiana e la placca somala. Questo processo, iniziato circa 22-25 milioni di anni fa, sta accelerando in modo sorprendente. Se in passato si stimava che la completa separazione potesse richiedere da 10 a 50 milioni di anni, nuove evidenze suggeriscono che questo evento epocale potrebbe verificarsi entro 1-5 milioni di anni. Questa trasformazione geologica è così profonda da essere considerata la culla dell'umanità, avendo influenzato l'evoluzione dei primati e degli esseri umani.

Altre regioni del globo mostrano dinamiche simili. La Zona di Faglia del Baikal, in Siberia, è una profonda frattura nella crosta continentale lunga circa 2.000 km, al cui centro si trova il maestoso Lago Baikal. Sebbene l'attività sismica in quest'area sia diminuita recentemente, tornando a livelli medi di 700-800 tremori mensili dopo un picco nel 2021, la zona continua a essere un'area di estensione e movimento delle placche.

L'Islanda, situata sul confine tra le placche nordamericana ed eurasiatica, si allontana a un ritmo di circa 2,5 cm all'anno. Sorprendentemente, nonostante questa divergenza, l'isola non si sta spezzando. Il continuo afflusso di magma dal sottosuolo riempie le fessure create dall'allontanamento delle placche, mantenendo l'integrità del paese e alimentando la sua vivace attività vulcanica. Questo equilibrio dinamico tra separazione e riempimento è una testimonianza della resilienza e della costante rimodellazione del nostro pianeta.

Anche l'Antartide nasconde segreti geologici sotto il suo ghiaccio. Una vasta rete di valli di rift è stata scoperta sotto la calotta glaciale dell'Antartide Occidentale. Una di queste, sotto il Ferrigno Ice Stream, è profonda un miglio ed è collegata all'oceano, influenzando il flusso del ghiaccio e contribuendo alla sua perdita. Questo suggerisce che, in un futuro geologico, anche qui potrebbe formarsi un nuovo oceano.

Questi continui mutamenti, che per noi umani rappresentano ere geologiche, sono per il pianeta semplici momenti di un'esistenza in perenne divenire. Come le acque di un fiume che non sono mai le stesse, così la Terra si trasforma, un processo che, sebbene lento su scala umana, è la forza motrice della sua stessa esistenza e della vita che ospita.

Fonti

  • Pravda

  • Новости Иркутска: экономика, спорт, медицина, культура, происшествия

  • РБК Life

  • Вестник Кавказа

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