Il Percorso di Riabilitazione dei Cuccioli di Lupo dalla Criniera Orfani in Argentina

Modificato da: Olga Samsonova

Due giovani cuccioli di lupo dalla criniera, denominati Kuarahy e Jasy, sono stati salvati da una situazione di abbandono nella regione umida degli Esteros del Iberá, in Argentina, quando avevano appena 45 giorni di vita. Questa specie, nota scientificamente come Chrysocyon brachyurus, è classificata come "prossima alla minaccia" (NT) a livello globale dall'IUCN, sebbene in alcune liste nazionali, come quella brasiliana, sia considerata "in pericolo".

Il loro recupero ha richiesto un'assistenza intensiva e specialistica. Dopo essere stati sottratti, i cuccioli hanno ricevuto cure veterinarie approfondite presso il Centro di Conservazione Aguará. Successivamente, sono stati trasferiti al Centro di Recupero della Fondazione Temaikèn a Escobar. Questa rete di collaborazione istituzionale ha assicurato ai giovani esemplari controlli medici completi e l'applicazione di microchip essenziali per la loro futura tracciabilità.

Il lupo dalla criniera, il canide più grande del Sud America, affronta una pressione costante dovuta alla trasformazione del suo habitat naturale. La conversione del bioma Cerrado, il suo ambiente primario, in terreni agricoli destinati alla coltivazione di soia e all'allevamento, ha causato una significativa frammentazione degli spazi vitali. In Brasile, le proiezioni di deforestazione hanno persino portato a simulazioni che prevedono una potenziale riduzione del 20% della metapopolazione della specie nell'arco di quindici anni.

Nonostante le minacce antropiche, il programma di riabilitazione ha mostrato segnali positivi. Kuarahy e Jasy stanno manifestando comportamenti innati fondamentali per la sopravvivenza, come il gioco e la ricerca istintiva di ripari. Questi indicatori sono considerati incoraggianti in vista della loro futura reintegrazione nell'ambiente selvatico. Gli sforzi, orchestrati da enti come Rewilding Argentina e Fundación Temaikèn, prevedono il posizionamento di collari satellitari GPS dopo il rilascio per monitorare l'uso del territorio e le dinamiche sociali.

La storia di questi cuccioli orfani sottolinea l'importanza di un approccio coordinato alla conservazione. Ogni individuo recuperato contribuisce alla resilienza dell'ecosistema, riflettendo la necessità di bilanciare il progresso umano con l'imperativo di preservare l'equilibrio della vita selvatica sudamericana.

Fonti

  • La Nacion

  • El Litoral

Hai trovato un errore o un'inaccuratezza?

Esamineremo il tuo commento il prima possibile.