I Delfini Cambiano Rotte Migratorie a Causa dei Cambiamenti Ambientali

Modificato da: Olga Samsonova

Nuovi studi scientifici rivelano che le popolazioni di delfini stanno modificando i propri schemi migratori, un fenomeno che segnala la salute degli ecosistemi marini e la capacità di adattamento di queste creature intelligenti.

La ricerca, che ha analizzato dati da diverse aree oceaniche, inclusi studi nell'Oceano Pacifico, suggerisce che le alterazioni nelle correnti marine e la disponibilità delle prede influenzino significativamente i percorsi e le tempistiche degli spostamenti dei delfini. Le specie costiere tendono a rimanere in acque basse, mentre quelle pelagiche prediligono l'oceano aperto, dove le correnti creano zone ricche di nutrienti.

Organizzazioni come la Marine Mammal Conservancy, un'organizzazione senza scopo di lucro con sede in Florida, che si occupa di ricerca, salvataggio, riabilitazione ed educazione per proteggere i mammiferi marini e i loro habitat, con un notevole successo di riabilitazione del 68%, significativamente superiore alla media nazionale, stanno intensificando gli sforzi di monitoraggio e protezione delle aree vitali per i delfini, concentrandosi sulla riduzione dell'impatto umano come l'inquinamento e la pesca eccessiva. La conservazione dei mammiferi marini è un obiettivo primario, supportato da leggi come il Marine Mammal Protection Act negli Stati Uniti, che mira a prevenire molestie e catture.

Tecnologie innovative come l'analisi del DNA ambientale (e-DNA) stanno rivoluzionando il monitoraggio della biodiversità marina, fornendo informazioni preziose sugli habitat preferiti dai delfini e sulla disponibilità delle loro prede in un clima in riscaldamento. Questo approccio non invasivo aiuta a comprendere meglio le strategie di sopravvivenza dei delfini.

Gli effetti del cambiamento climatico sui cetacei sono molteplici, includendo lo spostamento delle distribuzioni per rimanere in habitat ottimali e un aumento della suscettibilità alle malattie. La ricerca mostra che le specie marine, inclusa la preda dei delfini, migrano verso i poli a una velocità media di 5,9 km per decennio a causa del riscaldamento degli oceani. La capacità dei delfini di adattarsi è messa alla prova, poiché le loro rotte migratorie sono strettamente legate alle condizioni oceanografiche che influenzano la distribuzione delle prede.

Organizzazioni di soccorso e riabilitazione, come il Marine Mammal Conservancy, lavorano per rispondere a chiamate relative a mammiferi marini in difficoltà, sottolineando l'importanza di un ecosistema oceanico sano. Ad esempio, le ondate di calore marino nell'Australia Occidentale nel 2011, che hanno aumentato la temperatura dell'acqua di 4 gradi al di sopra della media, hanno portato a una riduzione del 12% della sopravvivenza dei delfini, con conseguenze a lungo termine sul loro successo riproduttivo fino a sei anni dopo. Lo studio di questi fenomeni è essenziale per sviluppare strategie di conservazione efficaci e garantire la sostenibilità a lungo termine degli ecosistemi marini.

Fonti

  • The Cool Down

  • Specialist and migratory birds in North America at greater risk under climate change

  • How Does Climate Change Affect Bird Migration | Essential Insights

  • Climate Patterns Thousands of Miles Away Affect US Bird Migration

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