Coati: L'Ospite Inatteso dei Resort Messicani tra Adattamento e Cautela

Modificato da: Olga Samsonova

I coatì, mammiferi curiosi originari dell'America Centrale e Meridionale, stanno manifestando una presenza sempre più marcata nelle aree turistiche messicane, dando vita a interazioni inedite con l'uomo. Questi parenti del procione, noti scientificamente come Nasua narica, sono onnivori con una predilezione per la frutta nel loro regime alimentare. La loro visibilità, documentata in contesti come la Riviera Maya, evidenzia una notevole capacità di adattamento a contesti antropizzati, spingendoli talvolta a fare irruzione nelle stanze degli hotel alla ricerca di cibo. La specie è nota per formare aggregazioni sociali chiamate "bande", sebbene i maschi adulti tendano a essere solitari al di fuori della stagione riproduttiva.

Questa tendenza suscita un ventaglio di reazioni tra gli ospiti dei resort, oscillanti tra il divertimento per l'incontro ravvicinato e una legittima preoccupazione per la sicurezza. Gli specialisti del settore faunistico sottolineano l'importanza di mantenere una distanza prudente, rammentando che, nonostante l'apparente familiarità, i coatì rimangono animali selvatici e, in quanto tali, imprevedibili. La chiave per una coesistenza pacifica risiede nella responsabilità individuale. Le autorità e gli esperti raccomandano con insistenza di astenersi dal nutrire questi animali. L'atto di offrire cibo, sebbene mosso da buone intenzioni, accelera l'abituazione degli esemplari alla presenza umana, un fattore che può degenerare in comportamenti più audaci.

Per mitigare questi incontri ravvicinati non desiderati, le strategie preventive si concentrano sulla gestione dell'ambiente circostante. È fondamentale che i visitatori adottino misure semplici ma efficaci, come assicurare che ogni fonte di cibo sia ben custodita e, soprattutto, mantenere porte e finestre chiuse. Essendo specie diurna e molto sociale, il coatì bianco-naso è opportunista e la sua crescente familiarità con l'ambiente umano in luoghi come la Riviera Maya suggerisce una ridefinizione dei loro confini territoriali naturali, spinti dalla facile reperibilità di scarti alimentari lasciati incustoditi. Questo fenomeno riflette un più ampio cambiamento nel modo in cui la fauna selvatica negozia la propria esistenza accanto all'espansione delle infrastrutture umane, trasformando i luoghi di svago in inaspettati teatri di interazione faunistica.

Fonti

  • Yahoo

  • Feeding Ecology of Wild Brown-Nosed Coatis and Garbage Exploration: A Study in Two Ecological Parks - PMC

  • Discover the White-Nosed Coati: Your Ultimate Guide to Tico Coatis

  • How does an urban landscape influence spatiotemporal ecology of South American coatis (Nasua nasua)? | Journal of Mammalogy | Oxford Academic

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