Gli investitori attendono con ansia il simposio annuale della Federal Reserve a Jackson Hole, Wyoming, per comprendere le intenzioni della banca centrale riguardo a un potenziale taglio dei tassi di interesse a settembre. Le opinioni degli analisti divergono sull'impatto di una tale mossa, generando incertezza nei mercati finanziari.
Tony Pasquariello, responsabile della strategia per i fondi hedge presso Goldman Sachs, esprime scetticismo sulla possibilità che i circa 7,186 trilioni di dollari attualmente detenuti nei fondi del mercato monetario statunitense si riversino nel mercato azionario in seguito a un taglio dei tassi. Pasquariello sottolinea che storicamente gli asset nei fondi del mercato monetario sono cresciuti anche con tassi ultrabassi e non hanno mostrato deflussi significativi in precedenti cicli di allentamento monetario. La liquidità detenuta nei fondi monetari rappresenta circa il 15% degli asset finanziari delle famiglie, in linea con la media storica.
In contrasto, Ed Yardeni, presidente di Yardeni Research, e l'investitore Bill Ackman nutrono una visione più ottimistica. Yardeni ritiene che un taglio dei tassi possa stimolare ulteriormente il mercato azionario statunitense, potenzialmente innescando un rally guidato dalla paura di perdere l'opportunità (FOMO). Ackman condivide questa prospettiva, suggerendo che i fondi del mercato monetario, che hanno raggiunto la cifra record di 7,4 trilioni di dollari, potrebbero essere reindirizzati verso gli investimenti azionari se la Fed abbasserà i tassi.
Il dibattito si svolge in un contesto economico complesso. L'economia statunitense mostra resilienza, con previsioni di crescita del PIL per il 2025 intorno all'1,25% secondo alcune analisi. Tuttavia, le pressioni inflazionistiche rimangono una preoccupazione. L'indice dei prezzi alla produzione (PPI) di luglio ha registrato un aumento inaspettato dello 0,9% mensile e del 3,3% annuo, superando le attese e sollevando interrogativi sulla traiettoria dell'inflazione. Questo dato, unito a segnali di un possibile rallentamento nel mercato del lavoro, pone un dilemma alla Federal Reserve, che deve bilanciare il suo duplice mandato di stabilità dei prezzi e massima occupazione.
Attualmente, il mercato azionario riflette questa incertezza. Lo SPDR S&P 500 ETF Trust (SPY) ha registrato un lieve rialzo, mentre l'Invesco QQQ Trust Series 1 (QQQ) ha subito una leggera flessione. I fondi del mercato monetario, come SGVT e PMMF, scambiati intorno ai 100,37 dollari, continuano a detenere liquidità significativa in attesa di direzioni più chiare.
Yardeni avverte che un taglio prematuro potrebbe costituire un errore di politica monetaria, minando la credibilità della Fed nella lotta all'inflazione, poiché questa rimane troppo persistente per giustificare un allentamento imminente. Goldman Sachs, tramite le analisi di Pasquariello, suggerisce che la composizione degli asset nei fondi monetari e i flussi storici non indicano un'imminente "ondata" di denaro verso le azioni, ma piuttosto una gestione prudente della liquidità. La conferenza di Jackson Hole e il discorso del Presidente della Fed Jerome Powell saranno cruciali per fornire maggiore chiarezza sulla direzione futura della politica monetaria.