I mercati azionistici dell'Asia-Pacifico hanno registrato un calo mercoledì 20 agosto 2025, seguendo il trend ribassista di Wall Street. Gli investitori hanno reagito negativamente ai dati commerciali giapponesi, che hanno rivelato un calo del 2,6% delle esportazioni a luglio 2025 su base annua, la flessione più marcata in oltre quattro anni. Questo dato, unito all'attesa per la decisione sui tassi di interesse della Cina, ha pesato sugli indici regionali.
Il Nikkei 225 del Giappone è sceso dello 0,93% e il Topix dello 0,31%. In Corea del Sud, il Kospi ha perso l'1,52%, mentre l'S&P/ASX 200 australiano ha aperto in ribasso dello 0,24%. Anche i futures sull'Hang Seng di Hong Kong indicavano un'apertura più debole.
Le esportazioni giapponesi verso gli Stati Uniti sono diminuite del 10,1% rispetto all'anno precedente, con un calo del 28,4% per le automobili e del 17,4% per i componenti automobilistici. Nonostante questo calo, i volumi di spedizione hanno finora tenuto, poiché gli esportatori giapponesi hanno evitato aumenti significativi dei prezzi, sebbene si preveda che i costi più elevati verranno trasferiti ai consumatori statunitensi nei prossimi mesi.
Nel frattempo, la Cina ha mantenuto invariati i suoi tassi di interesse di riferimento per il terzo mese consecutivo, in linea con le aspettative del mercato. La Banca Popolare Cinese (PBoC) ha mantenuto il tasso del prime rate (LPR) per un anno al 3,0% e il tasso LPR per oltre cinque anni al 3,5%. Questa decisione è stata presa in un contesto di segnali di indebolimento della crescita economica cinese, con la produzione industriale che ha registrato il ritmo più lento degli ultimi otto mesi a luglio e le vendite al dettaglio che hanno mostrato la crescita più debole da dicembre 2024.
Le tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina continuano a rappresentare un fattore di incertezza significativo per i mercati asiatici. L'introduzione di nuovi dazi nell'aprile 2025 ha avuto un impatto su diverse nazioni, contribuendo a un diffuso sentimento di vendita. Le aziende asiatiche, in particolare quelle orientate all'esportazione, si trovano ad affrontare sfide che richiedono una riconsiderazione dei modelli di business e una maggiore attenzione alla conformità normativa e alla pianificazione geopolitica. La diversificazione delle catene di approvvigionamento e la creazione di ecosistemi di creazione di valore regionalizzati sono diventati imperativi strategici per navigare in questo panorama in evoluzione.