A partire dal 2 settembre 2025, Google implementerà una modifica alla sua politica di gestione dei dati per l'intelligenza artificiale Gemini. Questa nuova policy consentirà all'azienda di utilizzare una porzione dei caricamenti degli utenti, inclusi file, immagini e video, per addestrare i propri modelli di intelligenza artificiale e migliorare i prodotti correlati.
La funzionalità "Attività app Gemini" verrà rinominata "Mantieni attività" e sarà abilitata per impostazione predefinita. Ciò significa che Gemini utilizzerà i dati degli utenti per l'addestramento a meno che questi non disattivino attivamente l'opzione. Questa scelta solleva interrogativi sulla trasparenza e sul consenso, poiché molti utenti potrebbero non essere consapevoli del cambiamento, specialmente con la nuova denominazione meno esplicita.
Per coloro che desiderano proteggere la propria privacy, è possibile disattivare l'utilizzo dei dati visitando le impostazioni dell'app Gemini e disabilitando l'opzione "Mantieni attività". È inoltre possibile eliminare l'attività passata, sebbene i dati possano rimanere sui server di Google per un massimo di 72 ore prima di essere completamente rimossi.
Google ha anche introdotto la funzionalità "Chat temporanee", che opera in modo simile a una modalità incognito. Le conversazioni e i relativi caricamenti in questa modalità non verranno salvati né utilizzati per l'addestramento dei modelli AI, con una cancellazione dai server entro 72 ore. Questa strategia mira a migliorare le capacità di Gemini e a offrire esperienze più personalizzate, sfruttando le interazioni reali degli utenti per un addestramento più ampio e diversificato.
L'azienda sottolinea che i dati utilizzati sono campionati e non direttamente collegati agli account personali. Tuttavia, la natura predefinita dell'attivazione della funzione impone agli utenti la responsabilità di gestire attivamente le proprie impostazioni di privacy. La possibilità di disattivare la raccolta dati o di utilizzare le chat temporanee offre agli utenti un maggiore controllo sul proprio ecosistema digitale, in linea con le crescenti preoccupazioni sulla gestione dei dati nell'era dell'intelligenza artificiale.