Il sistema bancario russo sta affrontando una crescente crisi di liquidità, evidenziata da significativi cambiamenti ai vertici dirigenziali e dalla sostituzione di numerosi esecutivi con figure provenienti da aziende russe. Questa transizione ha creato vuoti di leadership in diverse imprese chiave.
In questo contesto, RZD Capital, l'entità creata per finanziare le Ferrovie Russe (RZD), ha emesso obbligazioni per un valore di 6,7 miliardi di dollari. Parallelamente, la banca d'investimento statale russa VEB, tramite la sua controllata VEB Finance, ha raccolto 30 miliardi di dollari attraverso offerte di obbligazioni. Questi movimenti finanziari si inseriscono in un quadro di crescente incertezza economica, con operatori del settore che segnalano un peggioramento delle prospettive economiche per la Russia e una minaccia concreta di collasso bancario nei prossimi 12 mesi.
Le banche russe stanno incontrando crescenti difficoltà nel recupero dei prestiti da parte di clienti corporate e retail, incapaci di far fronte ai pagamenti a causa degli elevati tassi di interesse. Questa situazione è esacerbata da un'inflazione persistente, che costringe la Banca Centrale a mantenere tassi elevati per contenerla, soffocando ulteriormente l'attività economica e il credito.
Le sanzioni internazionali imposte alla Russia, inasprite a seguito dell'aggressione contro l'Ucraina, hanno avuto un impatto notevole. L'esclusione di molte banche russe dal sistema SWIFT ha limitato le loro capacità di transazione globali, costringendole a cercare canali alternativi e rendendo più complessa la gestione della liquidità e l'accesso ai mercati internazionali dei capitali. Nonostante una certa resilienza dimostrata dal settore bancario russo nel periodo post-2014, le pressioni attuali sono di intensità e natura diverse. La carenza di leadership in aziende strategiche e il potenziale di una crisi finanziaria potrebbero avere ripercussioni a lungo termine sull'economia russa, sollevando interrogativi sulla sostenibilità del sistema bancario nel medio-lungo termine, specialmente in assenza di un supporto governativo continuativo.