Intelligenza Artificiale Analizza le Espressioni Facciali per Rilevare Segnali di Disagio Giovanile

Modificato da: Liliya Shabalina

L'intelligenza artificiale (IA) sta aprendo nuove frontiere nell'osservazione non invasiva del benessere emotivo, proponendo strumenti inediti per intercettare le prime manifestazioni di malessere tra i giovani adulti attraverso l'analisi delle espressioni facciali. Questa innovazione tecnologica, frutto di una ricerca pionieristica condotta dai ricercatori dell'Università di Waseda in Giappone, mira a trasformare l'approccio al supporto psicologico.

Lo studio ha esaminato brevi video di autointroduzione forniti da studenti universitari, riuscendo a isolare specifici schemi di movimento muscolare non verbale correlati alla presenza di sintomi depressivi. Tra gli indicatori chiave identificati vi sono l'innalzamento della parte interna delle sopracciglia e particolari dinamiche delle labbra e della bocca. Questi elementi, spesso trascurati o percepiti solo come una minore naturalezza espressiva, sono stati catturati con precisione da sistemi di analisi facciale automatizzata come OpenFace 2.0, che rilevano segnali subclinici. La ricerca ha evidenziato che gli studenti con sintomi depressivi sottosoglia sono stati valutati dai loro pari come meno amichevoli ed espressivi, suggerendo che la depressione lieve attenua l'espressività positiva complessiva senza necessariamente apparire apertamente negativi.

Questo progresso tecnologico si inserisce in un contesto sociale dove il disagio giovanile è in aumento. In Italia, ad esempio, si registra una crescita delle difficoltà psicologiche tra gli studenti, con percentuali significative che riportano ansia e depressione, spesso esacerbate da aspettative elevate e dalla pressione legata al futuro. L'applicazione di sistemi di IA per lo screening preventivo rappresenta quindi una potenziale risposta necessaria per anticipare la necessità di supporto mirato prima che il disagio si consolidi in una condizione conclamata.

La prospettiva futura è quella di integrare questi strumenti di analisi facciale basati sull'IA in piattaforme digitali dedicate alla salute o in programmi di benessere aziendale e universitario. L'obiettivo finale è fornire un supporto tempestivo, trasformando l'osservazione di un pattern espressivo sottile in un'opportunità di intervento precoce. Tuttavia, l'introduzione di tali sistemi solleva interrogativi significativi riguardo l'etica e la gestione della privacy dei dati sensibili, aspetti che dovranno essere affrontati con attenzione per garantire un'implementazione responsabile.

Fonti

  • globo.com

  • Waseda University

  • O Globo

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