Un recente studio dell'Università McGill, pubblicato su PNAS, ha messo in discussione l'idea che l'evoluzione del linguaggio sia unicamente un fenomeno generazionale. La ricerca, guidata da Gaurav Kamath, ha analizzato oltre 7,9 milioni di discorsi pronunciati dai membri del Congresso degli Stati Uniti tra il 1873 e il 2010.
Lo studio ha rivelato che gli adulti di tutte le età partecipano attivamente all'adozione e alla diffusione di nuovi significati delle parole. I risultati suggeriscono che anche i parlanti più anziani adottano nuovi significati in tempi brevi.
La ricerca evidenzia come il linguaggio sia in continua evoluzione, plasmato dall'interazione tra individui di ogni generazione. L'analisi dei dati ha dimostrato che i cambiamenti semantici avvengono rapidamente, con un'accelerazione negli ultimi decenni.
Lo studio apre nuove prospettive su come l'intelligenza artificiale possa essere utilizzata per prevedere l'evoluzione del linguaggio. La ricerca suggerisce che la lingua è un processo collettivo in cui ogni individuo contribuisce a plasmare il suo futuro.
Inoltre, lo studio ha evidenziato come l'adozione di nuovi termini e significati sia spesso influenzata da figure di riferimento.