Il Ministro degli Esteri tedesco, Johann Wadephul, ha espresso una ferma condanna per l'offensiva israeliana nella Striscia di Gaza, definendola "completamente sbagliata". Durante una conferenza stampa congiunta con la sua omologa svedese, Maria Malmer Stenergard, Wadephul ha sottolineato l'importanza di riprendere i negoziati per un cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi. Ha esortato il governo israeliano e coloro che hanno contatti con Hamas a perseguire questa via piuttosto che un'escalation militare.
L'offensiva a Gaza City, iniziata nelle ultime settimane, ha visto le Forze di Difesa Israeliane (IDF) dichiarare la città "zona di combattimento pericolosa", mentre le pause tattiche per la consegna di aiuti umanitari sono state sospese. Le operazioni militari hanno causato danni significativi alle infrastrutture e un aumento delle vittime civili. Organizzazioni umanitarie come Medici Senza Frontiere hanno segnalato condizioni disperate per i residenti, con ospedali sovraffollati e quartieri distrutti.
La situazione umanitaria è stata definita "insostenibile" e "insopportabile" da diverse fonti internazionali, con un impatto "catastrofico e irreversibile" sui civili palestinesi. Si stima che circa 70.000 sfollati abbiano cercato rifugio verso sud, mentre un terzo delle strutture di trattamento della malnutrizione a Gaza City ha cessato le attività a causa degli ordini di sfollamento. Il Ministero della Salute ha riferito di 425 decessi dovuti a malnutrizione e fame, con un terzo di questi bambini.
L'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha adottato la "Dichiarazione di New York", che promuove una soluzione a due Stati ed esclude esplicitamente Hamas. Questa dichiarazione condanna gli attacchi di Hamas contro i civili e chiede la cessazione della sua autorità a Gaza, con la consegna delle armi all'Autorità Palestinese. L'Italia, attraverso il Ministro degli Esteri Antonio Tajani, ha manifestato la disponibilità a valutare nuove sanzioni dell'UE contro i coloni israeliani più violenti, sottolineando la necessità di misure mirate per fermare l'escalation del conflitto.
L'UE, e in particolare Germania e Italia, hanno espresso preoccupazione per le dichiarazioni di Netanyahu riguardo al controllo totale di Gaza, considerate una violazione del diritto internazionale. La comunità internazionale continua a monitorare attentamente la situazione, auspicando una rapida cessazione delle ostilità e un ritorno al dialogo per una soluzione pacifica duratura del conflitto israelo-palestinese.