Operazione SOUTHERN SPEAR
USA Avvia Operazione Southern Spear nel Caribe per Contrasto al Narcoterrorismo
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All'inizio di novembre 2025, il Segretario alla Difesa degli Stati Uniti, Pete Hegseth, ha annunciato l'avvio dell'Operazione SOUTHERN SPEAR, una manovra militare focalizzata sul contrasto al narcoterrorismo nella regione caraibica. Questa iniziativa è stata segnalata dalla presenza rafforzata delle forze statunitensi, concretizzatasi con l'arrivo della portaerei USS Gerald R. Ford nell'area operativa del Comando Sud (SOUTHCOM) l'11 novembre 2025. L'operazione si inserisce nella strategia di Washington volta a disarticolare le reti di traffico di droga collegate a gruppi con base in Venezuela, tra cui spicca l'organizzazione criminale nota come Tren de Aragua, precedentemente designata come organizzazione terroristica dall'amministrazione Trump.
Lo spiegamento di forze è di portata significativa, con oltre 6.000 effettivi statunitensi già presenti nell'area, ai quali si aggiungono potenzialmente altri 4.500 membri del gruppo d'attacco della portaerei. La USS Gerald R. Ford, la più grande portaerei mai costruita, è accompagnata da cacciatorpediniere lanciamissili quali la USS Winston S. Churchill, la USS Bainbridge e la USS Mahan, configurando una task force autosufficiente per operazioni a lungo raggio. Il Pentagono, tramite il portavoce Sean Parnell, ha dichiarato che questa forza rafforzerà la capacità di individuare e interrompere attività illecite che minano la sicurezza dell'emisfero occidentale. Il dispiegamento include anche 10 caccia F-35 basati a Porto Rico, un hub militare statunitense in crescita.
La risposta del governo venezuelano, guidato dal Presidente Nicolás Maduro, è stata immediata e di natura difensiva, percependo il massiccio schieramento come una potenziale minaccia di aggressione esterna. Caracas ha ordinato una mobilitazione militare su vasta scala, denominata "Independencia 200", che coinvolge l'esercito convenzionale, l'aviazione, la marina e le milizie civili. Il Ministro della Difesa, Vladimir Padrino López, ha sottolineato che le esercitazioni mirano a garantire la sovranità e l'integrità territoriale del Paese, testando la capacità di risposta in caso di minaccia esterna. Le forze armate bolivariane contano circa 123.000 effettivi, mentre Maduro ha asserito che le sue milizie volontarie superano gli 8 milioni di riservisti.
La tensione geopolitica è palpabile a metà novembre 2025, con analisti che monitorano attentamente il rischio di un'escalation diretta tra le due nazioni. Questa situazione rappresenta un punto di svolta nella postura militare statunitense verso l'America Latina, configurandosi come il più ampio dispiegamento di forze USA nella regione da decenni. Precedenti attacchi cinetici, attribuiti da Hegseth a operazioni contro imbarcazioni legate al narcoterrorismo, hanno già causato vittime, con un totale provvisorio di 43 decessi riportati in operazioni precedenti contro narcolance, inclusi attacchi nel Pacifico Orientale. L'azione statunitense, sebbene giustificata dalla lotta al narcoterrorismo e alla designazione del Tren de Aragua come DTO, solleva interrogativi sul rispetto delle norme internazionali, come evidenziato dalle denunce di "esecuzioni extragiudiziali" da parte di organismi come l'Alto Commissariato per i Diritti Umani dell'ONU. La mossa della Ford, ritirata dal Medio Oriente per essere riposizionata nei Caraibi, evidenzia la priorità assegnata dall'Amministrazione alla deterrenza regionale contro il regime di Maduro.
Fonti
Free Malaysia Today
US to escalate military presence in South America with aircraft carrier group
How the US is preparing a military staging ground near Venezuela
US is sending an aircraft carrier to Latin America in major escalation of military firepower
Venezuela mobilizes as top US warship nears
Operation Southern Spear: Latest Development in Operationalizing Robotic and Autonomous Systems
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