Il clima della sicurezza transatlantica è stato recentemente segnato da una dichiarazione perentoria dell'ex Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, focalizzata sugli impegni finanziari della Spagna nei confronti dell'Alleanza Atlantica. L'episodio, emerso durante un incontro alla Casa Bianca, ha evidenziato le persistenti frizioni sulle responsabilità economiche all'interno della NATO. L'essenza del confronto risiedeva nella minaccia esplicita di Trump di riconsiderare l'appartenenza della Spagna all'Alleanza se questa non avesse aumentato in modo significativo le proprie spese per la difesa.
Il fulcro della disputa si è cristallizzato attorno all'accordo raggiunto al vertice NATO di giugno 2025 all'Aia, noto come The Hague Defence Investment Plan, che prevedeva l'elevazione della spesa per la difesa dal 2% al 5% del Prodotto Interno Lordo (PIL) entro il 2035. Questo piano stabilisce che il 3,5% del PIL sia destinato ai requisiti di difesa fondamentali, con un ulteriore 1,5% per investimenti correlati come la resilienza informatica e le infrastrutture. Trump ha criticato apertamente la Spagna, definendola un "partecipante in ritardo" e contestando il suo rifiuto di impegnarsi per la soglia del 5% entro il 2035.
La prospettiva spagnola, rappresentata dal Primo Ministro Pedro Sánchez, si è posta in netto contrasto. Sánchez ha sostenuto che l'attuale budget per la difesa fosse "sufficiente, realistico e compatibile con lo stato sociale" del Paese, definendo la soglia del 5% come "irragionevole e controproducente". Sebbene tutti i 32 membri abbiano sottoscritto un comunicato che menzionava l'obiettivo del 5% entro il 2035, diplomatici hanno riferito che la formulazione è stata modificata da "noi ci impegniamo" a "gli alleati si impegnano", permettendo a Madrid di sostenere che l'impegno non vincolasse direttamente la Spagna. Sánchez ha affermato che il 2,1% del PIL sarebbe adeguato per soddisfare gli obiettivi di capacità assegnati dall'Alleanza.
Le stime indicano che la Spagna era tra i paesi con la spesa più bassa, avendo destinato solo l'1,43% del PIL alla difesa nel 2024. Nonostante le critiche di Trump, che ha minacciato conseguenze commerciali, la Spagna ha insistito sulla sua interpretazione dell'accordo. Questo stallo evidenzia una sfida politica significativa per l'unità della NATO, mentre l'Alleanza cerca di rafforzare le capacità di difesa collettiva in un contesto di minacce crescenti, con la Russia definita una "minaccia a lungo termine".