Haiti si trova a un bivio critico con il settore privato che assume la presidenza del Consiglio Presidenziale Transitorio il 7 agosto 2025. Questo passaggio di potere segna un momento senza precedenti, poiché per la prima volta l'esecutivo è interamente nelle mani di esponenti del mondo degli affari. La transizione avviene in un contesto di profonda instabilità, con bande criminali che minacciano di rovesciare il governo e un'escalation di violenza che attanaglia il paese.
La situazione della sicurezza è estremamente precaria. Le potenti federazioni di gang, come Viv Ansanm guidata da Jimmy Chérizier, noto come "Barbecue", hanno lanciato avvertimenti espliciti, promettendo di ostacolare il nuovo governo. La violenza armata ha già colpito la capitale, Port-au-Prince, con scontri a fuoco che hanno causato la morte di un civile prima della cerimonia di insediamento. La missione di supporto delle Nazioni Unite, con la partecipazione della polizia keniota, ha intensificato le pattuglie e rafforzato le infrastrutture, ma gli scontri con le bande persistono. Un tragico episodio è avvenuto a Kenscoff, dove l'8 agosto 2025, otto persone, tra cui una missionaria irlandese e un bambino, sono state rapite dall'orfanotrofio Sainte-Hélène. L'istituzione, gestita da Nos Petits Frères et Sœurs, ha chiuso le sue sedi in Haiti in segno di protesta, evidenziando la gravità della crisi umanitaria.
Dati allarmanti dipingono un quadro desolante: si stima che le gang controllino fino al 90% della capitale. Dall'inizio del 2025, oltre 3.100 persone sono state uccise e 336 rapite per riscatto. Il numero di sfollati interni ha superato 1,3 milioni di persone a causa della violenza continua dall'assassinio del presidente Jovenel Moïse nel 2021. La crisi umanitaria è aggravata dalla carenza di fondi per gli aiuti, con il Piano di Risposta Umanitaria di Haiti che risulta essere il meno finanziato a livello globale. La malnutrizione infantile è un'emergenza, con milioni di bambini che necessitano di assistenza salvavita, mentre oltre 1.600 scuole rimangono chiuse, aumentando la vulnerabilità dei minori allo sfruttamento.
La comunità internazionale osserva con preoccupazione. L'ambasciata statunitense ad Haiti ha lanciato un avvertimento riguardo a tentativi di corruzione volti a destabilizzare il paese, elogiando al contempo il consiglio transitorio per il suo rifiuto della corruzione. La transizione al potere del settore privato avviene in un momento in cui il paese lotta contro un'insurrezione criminale diffusa e un collasso dei servizi essenziali. Le implicazioni di questa leadership privata sono ancora da valutare, ma la speranza è che possa portare una nuova prospettiva nella gestione delle sfide che Haiti deve affrontare, bilanciando le esigenze economiche con la sicurezza e il benessere della popolazione.