L'Albania sta attivamente integrando l'intelligenza artificiale (IA) per accelerare il suo percorso di adesione all'Unione Europea e per rafforzare la lotta alla corruzione. Il Primo Ministro Edi Rama ha proposto l'uso dell'IA in vari settori della governance, con l'obiettivo di creare un'amministrazione pubblica più efficiente e trasparente. Una delle idee più ambiziose è quella di affidare la gestione di interi ministeri all'IA, eliminando così potenziali inefficienze, nepotismi e conflitti di interesse.
Per realizzare questa visione, l'Albania collabora con figure di spicco nel campo dell'IA, tra cui Mira Murati, ex Chief Technology Officer di OpenAI. Questa partnership mira a facilitare l'allineamento della legislazione albanese con il corpus legislativo europeo, un processo che l'IA può accelerare notevolmente attraverso l'analisi e la traduzione di migliaia di pagine di documenti. L'applicazione dell'IA si estende anche a settori critici come gli appalti pubblici, il monitoraggio fiscale e doganale, e la supervisione ambientale, utilizzando droni e sistemi satellitari per identificare attività illegali.
Nonostante le sfide, tra cui la necessità di un quadro normativo solido e di misure di sicurezza adeguate, l'Albania ha già compiuto passi significativi nella digitalizzazione dei servizi pubblici attraverso il portale e-Albania. L'investimento di 8,8 milioni di euro nella startup di Mira Murati, Thinking Machines Lab, evidenzia ulteriormente l'impegno del paese verso l'innovazione tecnologica e la sua ambizione di diventare un hub regionale per l'intelligenza artificiale verde. L'obiettivo dell'Albania di completare l'adesione all'UE entro il 2030, supportato dall'IA, dimostra una visione proattiva e lungimirante per modernizzare l'amministrazione pubblica e combattere la corruzione.