OpenAI e Foxconn Collaborano per la Produzione di Hardware AI Domestico

Modificato da: Svetlana Velgush

La collaborazione strategica tra OpenAI, pioniere nello sviluppo dell'intelligenza artificiale, e Hon Hai Technology Group, nota come Foxconn, segna un punto focale per l'infrastruttura tecnologica statunitense. L'accordo, annunciato alla fine di novembre 2025, si concentra sulla co-progettazione e sulla preparazione alla produzione di hardware per data center di prossima generazione interamente negli Stati Uniti. L'iniziativa mira esplicitamente a rafforzare la catena di approvvigionamento nazionale per componenti critici di IA, riducendo la dipendenza da fonti esterne e allineandosi agli imperativi di sicurezza tecnologica.

OpenAI fornirà a Foxconn approfondimenti sulle esigenze hardware emergenti, influenzando lo sviluppo di sistemi futuri, mentre Foxconn si occuperà della produzione fisica presso le sue strutture americane, che includono stabilimenti in stati come Wisconsin, Ohio, Texas, Virginia e Indiana. L'intesa iniziale non comporta obblighi finanziari o impegni di acquisto immediati per OpenAI, ma le garantisce un accesso prioritario per valutare i sistemi prodotti da Foxconn, con una successiva opzione di acquisto. Questo approccio mitiga il rischio per OpenAI garantendo al contempo che l'hardware sia perfettamente ottimizzato per le sue roadmap di modelli in rapida evoluzione.

L'impegno di Foxconn nel settore è significativo, con piani di investimento annuali nel campo dell'IA compresi tra i 2 e i 3 miliardi di dollari, una cifra che, secondo il Presidente Young Liu, rappresenterà la maggior parte della spesa in conto capitale dell'azienda nei prossimi tre-cinque anni, su un totale di circa 5 miliardi di dollari annui. Sam Altman, CEO di OpenAI, ha definito la mossa come una "opportunità generazionale per riindustrializzare l'America", sottolineando la convinzione che le tecnologie fondamentali dell'era dell'IA debbano essere costruite in patria per sostenere la leadership statunitense. Foxconn, già fornitore principale di rack server AI per Nvidia, apporta una capacità produttiva consolidata, dichiarando di poter assemblare circa 1.000 rack AI a settimana, con l'aspettativa di aumentare tale produzione nel corso del 2026.

L'accordo si articola su tre pilastri principali: la co-progettazione di più generazioni di rack per data center allineati alla roadmap di OpenAI; il rafforzamento della catena di approvvigionamento statunitense attraverso l'ottimizzazione dell'architettura dei rack e l'ampliamento dell'approvvigionamento da fornitori domestici; e la produzione in loco di componenti essenziali come sistemi di alimentazione, networking e raffreddamento. Questo sforzo di integrazione verticale risponde alle vulnerabilità della catena di approvvigionamento evidenziate dai massicci impegni di spesa di OpenAI, stimati in circa 1,4 trilioni di dollari per l'infrastruttura. La partnership estende la portata di OpenAI oltre i precedenti accordi di fornitura di chip con entità come Nvidia e AMD, aggiungendo un livello di controllo sulla produzione fisica.

In un contesto parallelo, Foxconn sta modernizzando le proprie operazioni interne, avendo annunciato una joint venture con Intrinsic, la sussidiaria di robotica di Alphabet, per sviluppare soluzioni di automazione abilitate dall'IA, come robotica adattiva e riutilizzabile, per migliorare l'efficienza nelle sue fabbriche statunitensi. Questa strategia dimostra l'evoluzione di Foxconn oltre la storica dipendenza dall'assemblaggio di elettronica di consumo, come gli iPhone di Apple, verso settori ad alta crescita come l'IA e l'automotive. Il successo di questa nuova fase dipenderà dalla capacità di Foxconn di tradurre la sua esperienza globale in una produzione statunitense rapida e di alta qualità per le esigenze specifiche dell'infrastruttura AI di OpenAI.

Fonti

  • Business AM

  • Mint

  • Capacity

  • Verdict

  • Tech in Asia

  • The Times of India

  • Morningstar

  • Focus Taiwan

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