A Hanoi, in Vietnam, nei giorni 25 e 26 ottobre 2025, si è tenuta la solenne cerimonia di firma della Convenzione delle Nazioni Unite contro il Cybercrimine, che è stata informalmente soprannominata la “Convenzione di Hanoi”. Questo trattato internazionale di vasta portata rappresenta il primo strumento di diritto penale approvato dalle Nazioni Unite in oltre due decenni. Il suo scopo principale è stabilire un quadro giuridico unificato essenziale per consentire alla comunità globale di coordinare efficacemente le proprie azioni e contrastare le minacce che emergono dal cyberspazio. Al momento della firma, sessantacinque Stati avevano già manifestato il loro sostegno al documento.
Il fatto stesso che l'evento si sia svolto ad Hanoi ha conferito alla Convenzione un significato particolare, simboleggiando la crescente influenza del Vietnam come attore responsabile nei processi globali e come piattaforma neutrale per il raggiungimento di un consenso internazionale. Il Presidente della Federazione Russa, Vladimir Putin, ha definito la firma “un evento storico senza esagerazione”, sottolineando che tale risultato è stato reso possibile grazie all'ampio sostegno ricevuto dall'iniziativa russa, lanciata originariamente nel 2019. Gli esperti considerano questo documento, elaborato sotto il coordinamento del Ministero degli Affari Esteri russo e approvato dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel dicembre 2024, come il superamento del “Rubicone” nella creazione di un ambiente digitale equo e giusto.
L'essenza di questa Convenzione risiede nella creazione di meccanismi operativi efficaci per reprimere attività illecite specifiche, tra cui l'accesso non autorizzato ai sistemi informatici, le frodi online, la diffusione di software dannoso e lo sfruttamento minorile in rete. L'accordo stabilisce chiaramente i principi di pari sovranità degli Stati nel loro spazio informativo e mira a rafforzare la cooperazione tra le forze dell'ordine a livello mondiale. Ciò include lo scambio di informazioni cruciali, l'assistenza nelle indagini transnazionali e l'estradizione dei trasgressori. Il Segretario Generale delle Nazioni Unite, António Guterres, ha descritto la Convenzione come un potente strumento legale indispensabile per contrastare l'infiltrazione della criminalità organizzata nella dimensione digitale.
Accogliendo l'evento, il Vietnam ha ribadito il suo impegno a favore di un mondo digitale sicuro e trasparente, contribuendo attivamente al processo di stesura con numerose proposte volte ad avvicinare le posizioni dei vari Paesi. Ghada Waly, a capo dell'Ufficio delle Nazioni Unite contro la Droga e il Crimine (UNODC), ha definito la Convenzione il punto di partenza fondamentale per la lotta globale contro il cybercrimine. Il documento pone le basi non solo per affrontare le sfide attuali, ma anche per definire i futuri quadri di governance digitale, toccando temi cruciali come l'intelligenza artificiale e la sicurezza online generale. I Paesi che non hanno partecipato alla cerimonia del 25–26 ottobre avranno l'opportunità di firmare il trattato entro la fine dell'anno corrente ad Hanoi e, successivamente, fino alla fine dell'anno successivo, presso la sede centrale delle Nazioni Unite a New York.
