Il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti ha annunciato il 16 agosto 2025 la sospensione di tutti i visti per visitatori provenienti dalla Striscia di Gaza. Questa decisione segue una revisione completa delle procedure impiegate per il rilascio di un numero limitato di visti temporanei per motivi medici e umanitari nei giorni precedenti. La sospensione è intervenuta a seguito di critiche sui social media da parte dell'attivista di estrema destra Laura Loomer, riguardo all'arrivo di rifugiati palestinesi negli Stati Uniti tramite l'ONG Heal Palestine. Loomer ha descritto la situazione come una minaccia alla sicurezza nazionale, sollevando interrogativi sulle modalità di rilascio dei visti e sull'uscita dei beneficiari da Gaza. Le sue affermazioni hanno suscitato preoccupazione tra alcuni esponenti repubblicani, con il deputato Chip Roy del Texas che ha annunciato un'indagine e il deputato Randy Fine della Florida che ha definito la situazione un "rischio per la sicurezza nazionale".
Heal Palestine, un'organizzazione non-profit con sede in Ohio fondata nel 2024, ha finora evacuato 148 persone da Gaza, tra cui 63 bambini feriti. Questi individui stanno ricevendo cure mediche in diverse città statunitensi, tra cui Atlanta, Boston, Dallas, Galveston, Oakland, San Antonio, San Jose e Seattle. L'organizzazione si dedica a fornire assistenza medica e supporto a lungo termine ai bambini palestinesi, con l'obiettivo di offrire loro cure specialistiche e opportunità di guarigione. La sospensione dei visti ha suscitato reazioni critiche da parte di gruppi pro-palestinesi e organizzazioni umanitarie. Il Council on American-Islamic Relations (CAIR) ha definito la misura un atto di "crudeltà deliberata", avvertendo che potrebbe impedire a bambini feriti e gravemente malati a Gaza di ricevere cure mediche vitali negli Stati Uniti. Il Palestine Children's Relief Fund ha espresso preoccupazione per l'impatto "devastante e irreversibile" sulla loro missione di fornire cure salvavita ai bambini più vulnerabili.
La decisione si inserisce in un contesto di crescente preoccupazione internazionale per la situazione a Gaza, dove, secondo le autorità locali, oltre 61.000 palestinesi hanno perso la vita dall'inizio del conflitto nell'ottobre 2023. Le Nazioni Unite hanno ripetutamente lanciato allarmi su una grave crisi umanitaria, con crescenti livelli di malnutrizione e fame che mettono a rischio la vita di migliaia di persone, in particolare bambini. Gli Stati Uniti avevano già rafforzato i controlli sui visti per i palestinesi nei mesi precedenti, introducendo a partire da aprile 2025 una revisione completa della presenza online di tutti i richiedenti visti che avevano visitato Gaza dal gennaio 2007. Il Dipartimento di Stato non ha fornito indicazioni sulla durata della revisione delle procedure di rilascio dei visti medici e umanitari per i residenti di Gaza, lasciando incertezza sulle prospettive future per coloro che necessitano di cure mediche urgenti all'estero. L'analisi dei dati del Dipartimento di Stato rivela che gli Stati Uniti hanno rilasciato oltre 3.800 visti B1/B2 per motivi medici e di breve soggiorno a titolari di documenti di viaggio dell'Autorità Palestinese nel 2025, di cui 640 solo a maggio.