Accordo sull'Amazzonia: la Dichiarazione di Bogotà apre la strada alla COP30

Modificato da: Татьяна Гуринович

I leader dei paesi membri dell'Organizzazione del Trattato di Cooperazione Amazzonica (OTCA) hanno adottato la Dichiarazione di Bogotà, un accordo politico fondamentale per rafforzare la cooperazione regionale nella protezione dell'Amazzonia. Questo documento, approvato il 22 agosto 2025, stabilisce un quadro di impegni aggiornati per la salvaguardia del bioma amazzonico e funge da preludio strategico per la COP30, la Conferenza delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici che si terrà a Belém, in Brasile, dal 10 al 21 novembre 2025.

La Dichiarazione di Bogotà riafferma il valore della Dichiarazione di Belém del 2023 come base per la cooperazione amazzonica, delineando direzioni chiare per azioni immediate in settori cruciali come il clima, le foreste, la biodiversità, il ripristino, la bioeconomia, la protezione dei popoli indigeni, la sicurezza ambientale e il rafforzamento istituzionale. Sono stati inoltre evidenziati progressi nel coordinamento regionale per la cooperazione di polizia, giudiziaria e di intelligence, nella tracciabilità dell'oro, nella lotta all'estrazione illegale e al traffico di fauna selvatica.

L'accordo spinge anche per un protocollo che elevi le riunioni presidenziali al massimo organo dell'OTCA e per il rafforzamento del suo Segretariato Permanente. Viene inoltre ribadita la protezione differenziata per i Popoli Indigeni in Isolamento e di Primo Contatto (PIACI) e l'impegno a salvaguardare la conoscenza ancestrale e il patrimonio culturale immateriale. La riunione ha visto la partecipazione di capi di stato e rappresentanti di paesi come Brasile, Colombia e Bolivia, oltre a delegazioni di Ecuador, Perù, Venezuela, Guyana e Suriname.

Tuttavia, emergono divergenze significative riguardo alla transizione energetica e all'esplorazione di combustibili fossili nella regione. Mentre la Colombia spinge per un allontanamento dalle economie estrattive, paesi come il Brasile mantengono una posizione più cauta, e Perù, Ecuador e Venezuela hanno espresso opposizione a determinate proposte, evidenziando la complessità nel bilanciare interessi economici e protezione ambientale. Attivisti e rappresentanti della società civile hanno sollevato preoccupazioni sulla mancanza di obiettivi concreti contro la deforestazione e per la transizione energetica, suggerendo che l'Amazzonia potrebbe aver già raggiunto il suo punto di non ritorno, con rischi assoluti e sfide crescenti.

Un punto saliente dell'accordo è il sostegno alla Tropical Forest Forever Facility (TFFF), un fondo proposto dal Brasile per la conservazione delle foreste tropicali, che mira a mobilitare circa 4 miliardi di dollari all'anno. Questo meccanismo, che combina investimenti pubblici e privati, fornirà pagamenti basati sulla performance ai paesi che mantengono la copertura forestale, con almeno il 20% destinato ai popoli indigeni e alle comunità locali. La TFFF, che sarà lanciata ufficialmente alla COP30, rappresenta un approccio innovativo per finanziare la conservazione, integrando la protezione delle foreste nella pianificazione economica nazionale.

La COP30 a Belém, prevista dal 10 al 21 novembre 2025, assume un'importanza cruciale come piattaforma per tradurre questi impegni in azioni tangibili. La Dichiarazione di Bogotà mira a presentare un fronte unito delle nazioni amazzoniche, sottolineando l'urgenza di affrontare la crisi climatica e la perdita di biodiversità. La questione del "punto di non ritorno" dell'Amazzonia, dibattuta da scienziati come il Professor Carlos Nobre, rimane una preoccupazione centrale, con stime che indicano che la deforestazione potrebbe raggiungere un punto critico tra il 20% e il 25%. La conferenza di Belém sarà un momento decisivo per valutare se gli impegni assunti porteranno a progressi concreti nella protezione di questo ecosistema vitale per il pianeta.

Fonti

  • Agência Brasil

  • Reuters

  • El País

  • Organização Mundial da Saúde

  • COP30 Presidency Announces Thematic Days for UN Climate Change Conference in Belém

  • Oxfam Brasil

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