Rapporto ONU: Gravi Violazioni dei Diritti Umani nell'Est del Congo da parte di M23 e Forze Armate Congolesi

Modificato da: Ирина iryna_blgka blgka

Un rapporto delle Nazioni Unite, pubblicato il 5 settembre 2025, documenta gravi violazioni dei diritti umani nell'est della Repubblica Democratica del Congo (RDC), attribuite sia al movimento ribelle M23 che alle forze armate congolesi (FARDC) e ai loro alleati. Gli atti commessi da tutte le parti coinvolte potrebbero configurarsi come crimini di guerra e crimini contro l'umanità.

La missione d'indagine ONU, attiva da gennaio 2025 nelle province del Nord e Sud Kivu, ha raccolto prove di un diffuso disprezzo per la protezione dei civili. L'est della RDC, regione ricca di risorse naturali, è teatro di un conflitto prolungato dal 2021, intensificatosi con la rinascita dell'M23. Il gruppo ha conquistato Goma, la principale città del Nord Kivu, nel gennaio 2025, e Bukavu, nel Sud Kivu, nel febbraio 2025, con un presunto supporto esterno che ha aggravato la crisi umanitaria.

Il rapporto dettaglia accuse specifiche contro i membri dell'M23, tra cui esecuzioni sommarie, torture, sparizioni forzate e violenza sessuale sistematica, spesso con l'intento di umiliare le vittime. Anche l'esercito congolese e le milizie alleate come i Wazalendo sono implicati in gravi abusi, come l'uccisione deliberata di civili, stupri di gruppo e saccheggi.

Un rapporto separato di un gruppo di esperti dell'ONU del 2 luglio 2025 ha rivelato la presenza di almeno 6.000 soldati ruandesi che operano a fianco dell'M23, rafforzando le accuse di sostegno esterno al gruppo ribelle, nonostante le continue smentite di Kigali.

Il costo umano del conflitto è immenso, con milioni di sfollati interni. L'UNICEF ha segnalato che, nei periodi di maggiore intensità del conflitto, un bambino veniva vittima di stupro circa ogni 30 minuti, evidenziando la gravità del trauma inflitto ai più giovani.

Nonostante un accordo di pace firmato nel giugno 2025 e un successivo cessate il fuoco nel luglio 2025, il ciclo di violenza persiste. La missione ONU ha rinnovato l'appello a tutte le parti per il rispetto del diritto internazionale e la cessazione del sostegno ai gruppi armati, sottolineando l'urgente necessità di responsabilità e protezione per i civili.

Fonti

  • Le Monde.fr

  • M23, les forces congolaises ont peut-être commis des crimes de guerre en RDC, selon un rapport de l'ONU

  • RDC : le Conseil de sécurité appelle les rebelles du M23 à déposer les armes

  • RDC : le groupe d'experts de l’ONU révèle la présence d’au moins 6 000 soldats rwandais en RDC

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