Il Parlamento Europeo, tramite la sua Commissione per l'Occupazione e gli Affari Sociali, ha presentato una bozza di relazione che delinea una nuova Direttiva dell'Unione Europea sulla gestione algoritmica nei luoghi di lavoro. L'obiettivo è creare un quadro normativo per l'impiego di sistemi automatizzati, inclusa l'intelligenza artificiale (IA), nel monitoraggio, valutazione e processo decisionale riguardante i lavoratori, estendendo la copertura anche ai lavoratori autonomi individuali. Questa iniziativa legislativa risponde alla constatazione che le attuali normative europee, come il GDPR e l'AI Act (entrato in vigore nell'agosto 2024), pur affrontando alcuni rischi legati all'IA, presentano lacune specifiche per la gestione algoritmica del lavoro. Uno studio della Commissione Europea del marzo 2025 ha sottolineato la necessità di diritti specifici per i lavoratori nell'ambito dell'uso dell'IA, non previsti dall'AI Act.
La proposta di direttiva definisce ampiamente la gestione algoritmica, includendo sistemi che influenzano l'organizzazione del lavoro, la retribuzione, la sicurezza, l'orario, l'accesso alla formazione, le promozioni e lo stato contrattuale. Tra le disposizioni chiave, i datori di lavoro dovranno fornire informazioni scritte chiare sui sistemi algoritmici utilizzati, il loro scopo, i dati raccolti e l'eventuale utilizzo per decisioni automatizzate. Sarà inoltre richiesta la consultazione con i lavoratori o i loro rappresentanti prima dell'implementazione o aggiornamento di tali sistemi. La direttiva garantisce la supervisione umana effettiva sui sistemi di gestione algoritmica, assicurando che le decisioni significative non siano esclusivamente automatizzate, e conferisce ai lavoratori il diritto di ricevere spiegazioni per le decisioni prese o influenzate da questi sistemi. Viene rafforzata la protezione della privacy vietando il trattamento di dati personali sensibili come stati emotivi o neuro-sorveglianza, a meno di specifiche giustificazioni mediche o di sicurezza. L'AI Act già vieta l'uso dell'IA per il riconoscimento delle emozioni nei luoghi di lavoro, salvo eccezioni. La bozza di relazione, in attesa di votazione nella Commissione Occupazione nel dicembre 2025, mira a creare un quadro normativo più completo per l'IA nel contesto lavorativo, promuovendo trasparenza, proteggendo i diritti dei lavoratori e sostenendo una trasformazione digitale equa nel mercato del lavoro dell'UE, rispondendo alle preoccupazioni per la proliferazione di sistemi opachi, il rischio di discriminazione e la necessità di allineare l'uso dell'IA ai diritti fondamentali.