Trent'anni dopo Srebrenica: la riesumazione delle vittime del genocidio a Potocari

Modificato da: Ирина iryna_blgka blgka

Potocari, Bosnia ed Erzegovina, 9 luglio 2025 — Nel cuore di Potocari, vicino a Srebrenica, si è svolta la toccante cerimonia di riesumazione dei resti di sette vittime recentemente identificate del genocidio del 1995. Oggi, oltre 6.700 persone riposano nel cimitero commemorativo, un luogo di memoria e riflessione profonda.

La cerimonia ha anticipato il trentesimo anniversario di una tragedia che ha segnato profondamente la coscienza europea: le forze serbo-bosniache hanno infatti assassinato più di 8.000 uomini e ragazzi bosniaci musulmani. Questi eventi sono stati riconosciuti come genocidio dalla Corte Internazionale di Giustizia, un monito severo contro l'orrore dell'odio e della guerra.

Alla vigilia dell'anniversario, circa 7.000 persone hanno partecipato alla tradizionale Marcia della Pace, ripercorrendo il cammino disperato delle vittime in fuga da Srebrenica nel luglio del 1995, un gesto che richiama l'importanza della memoria collettiva e della solidarietà umana.

Il Segretario Generale dell'ONU, António Guterres, ha ricordato come questa tragedia sia stata il risultato di un'inazione internazionale e di una propaganda pericolosa. L'ONU ha riconosciuto la propria incapacità di proteggere i civili anche all'interno di quella che doveva essere una zona sicura.

Nonostante gli sforzi per preservare la memoria e la verità storica, il negazionismo del genocidio persiste, in particolare in Serbia e nella Republika Srpska, un'entità autonoma della Bosnia ed Erzegovina a maggioranza serba. Questo rappresenta un ostacolo serio al processo di riconciliazione, un percorso necessario per costruire un futuro di pace.

Nel maggio 2024, l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha proclamato l'11 luglio come Giornata Internazionale di Ricordo delle Vittime di Srebrenica, sottolineando l'importanza di riconoscere i crimini del passato per onorare la dignità umana e prevenire simili tragedie.

Fonti

  • HuffPost Italia

  • Associated Press

  • Associated Press

  • Associated Press

  • Wikipedia

  • Al Jazeera

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