Bruxelles, 10 luglio 2025 - In una seduta segnata da tensioni e passioni, il Parlamento Europeo ha respinto con decisione la mozione di sfiducia presentata contro la Commissione Europea.
La mozione, promossa dal deputato rumeno Gheorghe Piperea, ha visto 360 voti contrari, 175 favorevoli e 18 astensioni su un totale di 553 parlamentari presenti, riflettendo una netta divisione tra gli schieramenti.
Il motivo scatenante è stata la controversa decisione della Presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, di non divulgare i messaggi scambiati con Albert Bourla, amministratore delegato di Pfizer, durante le delicate trattative per i vaccini anti-COVID-19, un tema che ha acceso non poco il dibattito pubblico.
Nel corso del dibattito, von der Leyen ha respinto con fermezza le accuse, definendo la mozione "una ricetta da manuale per l'estremismo", evocando così le tensioni sociali che l'Europa ha già affrontato in passato.
Va ricordato che, già nel maggio 2025, il Tribunale Generale dell'Unione Europea aveva censurato la Commissione per la mancata trasparenza, ordinandole di fornire i messaggi richiesti dal quotidiano The New York Times, sottolineando l'importanza della chiarezza nelle istituzioni, un valore caro anche alla nostra tradizione democratica italiana.
Nonostante questa sentenza, la mozione è stata bocciata, permettendo alla Commissione guidata da Ursula von der Leyen di proseguire il suo mandato, in un momento in cui l'unità e la fiducia nelle istituzioni europee sono più che mai cruciali per il futuro del nostro continente.