Il 25 luglio 2025, in Tunisia, centinaia di persone si sono radunate per manifestare il loro dissenso, in occasione del quarto anniversario dell'ascesa al potere del Presidente Kais Saied.
I manifestanti hanno chiesto la liberazione dei prigionieri politici ed hanno espresso preoccupazione per l'erosione delle istituzioni democratiche. Questa data coincide con l'anniversario della dichiarazione di Tunisia come repubblica nel 1957.
La situazione politica in Tunisia desta preoccupazioni. L'instabilità economica e la repressione delle voci di opposizione creano un clima di incertezza.
Secondo la Banca Mondiale, l'economia tunisina dovrebbe crescere dell'1,9% nel 2025. L'inflazione è scesa al 5,6% in aprile, il livello più basso dal 2021. La Banca Centrale di Tunisia ha ridotto il tasso di interesse al 7,5%.
Il 25 luglio, i manifestanti hanno marciato scandendo slogan come "nessuna paura, nessun terrore, il potere al popolo". Tra le figure di spicco dell'opposizione in carcere figurano Rached Ghannouchi, leader del partito islamista Ennahda, e Abir Moussi, leader del Partito Destouriano Libero.
Samir Dilou, ex ministro del governo e membro di Ennahda, ha affermato che Saied ha cambiato per sempre il significato della giornata: "Il 25 luglio segnava la fondazione della Repubblica. Ora, segna il suo smantellamento. Il potere assoluto è corruzione assoluta". Amnesty International ha scritto in un rapporto che le autorità tunisine hanno intensificato la repressione delle voci di opposizione.